Un artista romano stregato dalla bellezza di Siena, lo ha presentato così in conferenza stampa il sindaco Luigi de Mossi. Franco Fortunato torna nuovamente ad esporre in città con la mostra dal nome “La Storia della Querina” , il “nuovo viaggio” per mare della Caracca Gemma Querina e del suo equipaggio partito da Creta per le Fiandre nel 1431.
Oltre 100, tra dipinti, ceramiche, terracotte, tecniche miste, e un cortometraggio con la regia di Valentina Grossi a corredo, che approdano ai Magazzini del Sale da oggi fino al 6 ottobre per raccontare, con il linguaggio estetico e appassionato di chi ama il mare, quello del maestro Fortunato, l’affascinante quanto pericolosa navigazione del bastimento di Pietro Querini che dopo un naufragio nel sud dell’Irlanda, con un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le isole Lofoten in Norvegia. Qui, l’incontro con i pescatori di Røst che ospitarono l’equipaggio per “100 giorni di paradiso”, così definiti dalla penna dello stesso Querini, cambiando il corso della storia e non solo di quegli uomini.
“Un itinerario non solo artistico – ha dichiarato Luigi De Mossi – ma anche di vita che ripercorre le esperienze umane, di scoperta antropologica, commerciale e alimentare visto che è proprio grazie a questo nobile veneziano e a quei 100 giorni che oggi lo stoccafisso è elemento, non secondario, della nostra cultura a tavola. Un diario di bordo tradotto nei tanti lavori del famoso artista romano, stregato da Siena per sua stessa ammissione, e che abbiamo voluto riportare qui”.
Un diario di bordo che si materializza in opere pronte a ripercorrere non solo le tappe conquistate, le terre e le civiltà incontrate, ma anche le storie, il coraggio dei protagonisti che hanno fronteggiato la forza della natura e le avversità dell’ignoto.
“Non ho trovato questa storia – ha ricordato Fortunato – ma questa storia ha trovato me. Tutto è nato da un libro che mi è stato regalato. Da qui i primi bozzetti e l’incontro fatidico con il discendente di Pietro Querini, Paolo Francis Querini che mi ha fatto consultare il diario autografo, custodito ai Musei del Vaticano. Dopodiché sono nate innumerevoli tavole, alcune anche di fantasia sulle emozioni trasferitemi dal racconto stesso, che mi hanno portato a realizzare anche un film che è possibile vedere all’interno di questa stessa mostra e già trasmesso da Rai Cultura”.
Oggi come ieri, nella narrazione dell’artista, già conosciuto al popolo senese per il suo drappellone del Palio dell’Assunta del 2010, il visitatore rivive così quelle sensazioni, quei suoni e quelle atmosfere dell’equipaggio di uomini di cui solo pochi sopravvissero insieme al loro capitano. In un parallelismo tra l’esplorazione nel senso più vero e reale del termine a quello dell’anima che dalle acque più profonde giunge alla scoperta di sé e al desiderio di un rifugio.
Come in un peregrinare, e dopo aver toccato tra le più importanti città d’Italia, “la Storia della Querina” giunge finalmente a Siena, porto sicuro, arricchita da nuove creazioni che potranno essere ammirate tutti i giorni fino al 6 ottobre in orario 15-19 dal lunedì al venerdì e 10-19 il sabato e la domenica.
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