Questo fine settimana cade esattamente a metà fra il giovedì grasso ed il martedì grasso (9 febbraio), che sarebbe l’ultimo giorno di Carnevale, ma ormai “non ci sono più le stagioni di una volta” e le sfilate durano fino alla fine del mese, anzi qualcuna arriva anche alla prima domenica di marzo, e non mi sembra sinceramente una bella cosa. Come sempre quando il lato commerciale prevarica quello della genuinità di una manifestazione.
Comunque in Toscana le feste di Carnevale sono tantissime, credo però che quelle “di riferimento” restino sostanzialmente quattro: Viareggio, naturalmente, che ogni anno riesce a superare il rischio di chiusura per i costi eccessivi; Foiano della Chiana, che è considerato il più antico d’Italia, in quanto ha raggiunto la edizione n. 477, ed è giustamente orgoglioso di farlo sapere; Santa Croce sull’Arno, con il suo Carnevale d’Autore che si traduce in carri e costumi di grande eleganza e fantasia; e San Gimignano, che offre allo spettacolo uno sfondo, anzi una quinta teatrale, di bellezza irraggiungibile, che è il suo centro storico, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Ma il 7 febbraio è anche la prima domenica del mese, quella che il Ministero dei Beni Culturali ha deciso di dedicare (con grandissimo successo, va detto) a Domenica al Museo, cioè all’entrata gratuita nei musei nazionali e nei siti archeologici. Si tratta di oltre 400 luoghi in tutta Italia e la Toscana – e non può essere certo considerata una sorpresa – ha un ruolo fondamentale, per la quantità (siamo a 50) e la qualità dell’offerta museale che può mettere a disposizione. L’elenco completo fornito dal Ministero lo trovate qui: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1002839395.html#Toscana
ovviamente con beneficio di inventario e salvo errori ed omissioni: sempre meglio verificare prima con una telefonata la effettiva apertura.
Di sicuro ci sono perle magnifiche e poco conosciute, che conviene assolutamente mettere in agenda: il Museo archeologico nazionale e il Museo Casa Vasari ad Arezzo, ad esempio, oppure il Museo di San Matteo a Pisa, o l’accoppiata Museo del Bargello – Museo di Casa Martelli a Firenze.
Ottimi spunti di partenza per una visita meno consueta, e quindi decisamente più piacevole, a queste città.
Roberto Guiggiani