La scrittura ha un duplice valore: permette di razionalizzare il vissuto di una persona e le dà la possibilità di guarire certe lacerazioni dell’animo. Una sensazione di libertà, che permette talvolta di ricominciare da capo e guardare al futuro con speranza. Una situazione questa, provata da sette detenuti di Santo Spirito, gli autori del libro Fuori dal buio. Già il titolo assume un significato simbolico: quello di andare avanti e vedere come è cambiato il mondo dopo essere usciti dal buio, appunto, delle quattro mura della cella. Nelle storie raccontate dolore e tristezza si uniscono alla voglia di riscatto e ai sogni di persone che, comunque, meritano una seconda possibilità. C’è la vita vissuta degli scrittori, c’è la voglia di ripartire di chi, alla fine, si ritrova insieme a cantare “Che fantastica storia è la vita” di Antonello Venditti. Ad aiutare le sette penne di Fuori dal Buio è stata la giornalista e collaboratrice di Siena News, Cecilia Marzotti che ha curato l’opera. Domani, lunedì 11 novembre, il libro verrà presentato alla libreria Mondadori di Siena, alle 18, il libro Fuori dal buio
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