Domani alle 21 alle Teatro dei Rozzi (a Siena in Piazza Indipendenza) il pianista ucraino naturalizzato italiano Alexander Romanovsky si esibirà in un concerto interamente dedicato a Beethoven, in particolare alle sue Variazioni Diabelli, in occasione dei 250 anni dalla nascita del grande compositore tedesco.
L’evento rientra nel cartellone della Micat in Vertice, la stagione concertistica invernale dell’Accademia Chigiana di Siena giunta alla 97sima edizione, e costituisce un appuntamento di particolare rilievo tra le ricchissime ed esclusive proposte della Chigiana nell’anno beethoveniano, perché Romanovsky si misurerà con le Variazioni su un tema di Diabelli op. 120, come dire uno dei monumenti per eccellenza della storia della variazione. Romanovsky è considerato uno dei massimi specialisti di questo capolavoro, che riassume in sé, in una sintesi storica irripetibile, tutto il cammino a ritroso compiuto da due generazioni di musicisti che avvertirono per primi il problema di inserire la creazione musicale nella storia anziché nell’attualità. Partendo dalla geometria elementare – ma non banale – del valzer di Diabelli, Beethoven trascorre attraverso atteggiamenti stilistici diversi per concludere con cinque variazioni di sapore arcaico. Una chiave di lettura dell’op. 120 è il titolo originale, che più che “variazioni” può significare non solo “varianti” ma anche “trasformazioni”: sembra che Beethoven avesse annunciato che questo lavoro facesse qualcosa di più profondo di quanto non fosse stato fatto fino ad allora nella forma della variazione.
Descritto da Carlo Maria Giulini come “un pianista di grande talento”, Alexander Romanovsky è un pianista affascinante e sottile con una voce del tutto coinvolgente. Nato in Ucraina nel 1984, all’età di tredici anni si trasferisce in Italia, dove studia all’Accademia Pianistica di Imola con Leonid Margarius che Alexander Romanovsky considera la figura più influente nella sua vita musicale; a soli diciassette anni vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Busoni a Bolzano. Nel 2009 consegue l’Artist Diploma presso il Royal College of Music di Londra.
Definito dal New York Times “speciale, non solo possiede una tecnica straordinaria e la creatività nei colori e nella fantasia, ma è anche un musicista sensibile e un lucido interprete”, Alexander Romanovsky è ospite di molti palchi tra i più prestigiosi al mondo, per citarne alcuni la Sala principale del Concertgebouw di Amsterdam, La Scala a Milano, Teatro Colón di Buenos Aires, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, le sale Suntory e Kioi di Tokyo, il Teatro Municipal a Santiago del Cile, la Sala Santa Cecilia del Parco della musica di Roma. Romanovsky si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre in Europa, Asia e nelle Americhe.
Ha pubblicato i Concerti di Glazunov per la Warner e cinque album acclamati dalla critica su Decca, quali Beethoven: Variazioni Diabelli; Brahms/Schumann; Rachmaninov: Etudes-Tableaux op. 39 e Variazioni su un tema di Corelli; Rachmaninov: Russian Faust e, più recentemente, Childhood Memories di autori diversi.
Gli anni recenti lo hanno visto estendere la propria attività a sostegno della promozione dei giovani talenti e della musica classica in collaborazione con enti importanti come l’Accademia Musicale Chigiana. Dal 2014 Alexander Romanovsky ricopre la carica di direttore artistico del Vladimir Krainev Moscow International Piano Competition.
I biglietti (primi posti intero 25 euro, primi posti ridotto 20 euro; ingresso intero 18 euro, ingresso ridotto 10 euro) possono essere acquistati oggi fino alle 18.30 alla biglietteria del Palazzo Chigi Saracini (a Siena in via di Città 89) e il giorno del concerto dalle 16 alla biglietteria del Teatro dei Rozzi. Possono essere acquistati anche online al sito www.chigiana.it fino alle 12 del giorno del concerto (oppure, con sovrapprezzo, sul portale Ticketone.it anche presso i rivenditori autorizzati).
Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 al numero telefonico 333.9385543.
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