Ai microfoni di sienaNews.it il direttore artistico Antonio Lysy
Il concerto di apertura del 23° festival Incontri in tera di Siena è stato oltre che un evento musicale, anche carico di emozioni perchè traspariva la passione e il divertimento di suonare insieme – Ashkenazy padre e figlio – in un programma con la musica ottocentesca, Glinka, Scrjabin, Borodin, Musorgskij, dei principali compositori della scuola nazionale russa.
“Sono capolavori che rimarranno per sempre pilastri nella letteratura e nell’eredità musicale” dice Vladimir Ashkenazy, che pur avendo scelto di dedicarsi prevalentemente alla direzione d’orchestra, ritorna all’amato pianoforte unicamente per suonare con uno dei figli musicisti, Vovka, con il quale intraprenderà una tournée in Giappone e Corea il prossimo settembre.
E proprio il figlio Vovka ha stupito il pubblico con il suo spartito tecnologico: un iPad che il pianista ha usato per tutto il concerto tranne che per la Suite n.1 di Rachmaninov.
“facendo con il computer le trascrizioni per questo concerto, ho scoperto che potevo stamparle in pdf e poi riportarle su iPad – ci dice Vovka Ashkenazy al riguardo – e così ho adottato questo nuovo strumento tecnologico che sostituisce lo spartito, almeno per tutte le composizioni che non sono coperte da diritti e che quindi si possono scaricare via internet”. E per un concerto all’aperto come quello di ieri sera si evita il problema del vento!
Il programma, con alcuni brani celeberrimi e straordinariamente orecchiabili come le Danze Polovesiane di Borodin, o il conosciutissimo affresco sinfonico Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij, ha suscitato gli applausi scroscianti e alla fine del concerto la richiesta del bis, soddisfatto dai pianisti con un pezzo di Schumann.
La musica degli affetti è il segno di questo serata che ha visto il Cortile della villa La Foce affollarsi dei tanti amanti della musica accorsi per lo più dalla Val d’Orcia, ma anche da Roma e Firenze per ascoltare Vladimir Ashkenazy, alla sua terza graditissima visita al Festival Incontri in terra di Siena.
Il Festival prosegue con una formula collaudata, e cioè la possibilità di ascoltare musica da camera eseguita da un affiatato gruppo di ottimi musicisti, che si ritrovano appositamente al festival in Val d’Orcia – dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità – per suonare insieme in luoghi ineguagliabili per la bellezza della natura e per la ricchezza artistica.
Quest’anno ci saranno tre concerti – 23, 26 e 29 luglio – nella fortezza di Castelluccio alle 21 con :
Atle Sponberg, violino
Karen Gomyo, violino
Isabelle Van Keulen, viola
Antonio Lysy, violoncello
Christian Poltera, violoncello
Kathryn Stott, pianoforte
Rachael Clegg, oboe
Accanto alle pagine più famose della musica da camera – da Mozart a Dvorak, a Britten, a Poulenc, a Fauré, a Prokofiev e a Shostakovic figura anche Piazzolla e una prima esecuzione europea venerdì 29 Luglio dal titolo “Pampas” per violoncello e pianoforte di Lalo Schifrin , eseguita da Kathryn Stott, pianoforte e Antonio Lysy, violoncello.
Pampas ha ottenuto il Latin Grammy nel novembre del 2010 nell’esecuzione di Antonio Lysy a The Broad Stage di Santa Monica nel concerto “Music from Argentina”.
“Pampas”, evoca le maestose e magiche pianure argentine, e il Maestro Schifrin lo descrive così: “Ho cercato di rendere la vastità delle pianure della zona chiamata Pampa, che è adagiata tra la parte meridionale della provincia di Buenos Aires e la Patagonia. L’orizzonte lontano pone in prospettiva la solitudine senza ombre. Il primo tema è distante e evocativo e conduce a una sezione contrastante di energia ritmica. Lo sviluppo di un dialogo tra i due strumenti – il violoncello e il pianoforte – contempla sia l’introspezione e che le reminiscenze di folk music afro-americana e arentina. Al violoncello spetta il finale.”
Il brano è stato commissionato per il violoncellista Antonio Lysy che Schifrin descrive “un musicista appassionato e appassionante”.
Lalo Schifrin si può definire un uomo del Rinascimento. In qualità di pianista, compositore e direttore lo si può trovare con un’orchestra o in un festival jazz, così come in uno show televisivo o nella colonna sonora di un film.
Schifrin ha scritto oltre 100 brani per film e televisione. Tra questi Mission Impossible, Mannix, Cool Hand Luke, Bullitt, Cincinnati Kid, Amityville Horror, quattro dei film sull’Ispettore Callaghan, e più recentemente Abominable e la trilogia Rush Hour. Schifrin ha vinto quattro Grammys® (22 nominations), e 6 Academy Award® nominations. La sua passione per il jazz e la musica sinfonica lo hanno portato nel 1993 – come pianista e direttore alla incisione di “Jazz Meets the Symphony”.
Come ogni anno si terrà un concerto di musica antica a Città della Pieve: il 28 Luglio alle ore 21 nella Cattedrale Stile Antico , il pluri-premiato coro a cappella inglese chiamato anche da Sting per una sua tournée, si esibirà nel concerto ‘Passione e Risurrezione’: Musica per Quaresima e Pasqua.
La musica copre un arco di tempo di due secoli sia del repertorio inglese che europeo. L’angosciante “Woefully arrayed” di Willam Cornysh e l’esuberante “In resurrectione tua” di William Byrd rappresentano i due poli estremi del viaggio che ripercorre gli eventi della Settimana Santa. Dai brani di John Taverner a Thomas Tallis, a Orlando Gibbons, a Jean Lheritier, a Tomas Luis De Victoria, fino al “Woefully arrayed” di John McCabe, composto per Stile Antico.
Il concerto di chiusura – il 30 Luglio alle ore 21 nella villa de La Foce – presenta un fantastico ensemble femminile di ottoni, tenThing Brass Ensemble, proveniente dalla Norvegia e diretto dal genio della tromba Tine Thing Helseth, artista acclamata internazionalmente.
Il programma spazia da Vivaldi ad Astor Piazzolla e comprende arrangiamenti della Holberg Suite di Grieg, il Rondo alla Turca di Mozart, la Carmen di Bizet e l’Estate dalle Stagioni di Vivaldi.
A Castelluccio di Pienza si terrà dal 24 al 31 luglio anche una mostra dal titolo Haute Couture – Haute Carture.
La collezione privata di Fulvia Mazzuoli, che ripercorre gli ultimi trent’anni della moda italiana, si incontra con gli abiti di carta – vere e proprie opere d’arte di Cinzia Verni. Non mancherà un richiamo ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
(inaugurazione 24 luglio ore 18,30. orario 17-20, ingresso libero)
Come sempre prima dei concerti saranno organizzati buffet in giardino, o degustazioni dei prodotti locali con visite guidate ai luoghi d’arte (a Sarteano il Museo Archeologico e a Città della Pieve le opere del Perugino), e cena di gala per l’inaugurazione e la chiusura. Prenotazione richiesta.
Ed è possibile assistere alle PROVE APERTE dei concerti nelle mattine del 23, 26, 29 luglio con conferma il giorno precedente.
Degustazione gratuita di vini locali durante l’intervallo dei concerti di Castelluccio e La Foce a cura dell’azienda Montemercurio di Montepulciano.
Il Giardino della Villa La Foce si può visitare – con visita guidata ogni ora – il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18, biglietto 10 euro