Un viaggio alla scoperta delle radici della cultura del vino nelle terre di Siena, conosciute in tutto il mondo per le eccellenze enologiche e il legame autentico con la coltura della vite e la produzione vitivinicola. E’ la mostra diffusa “Vino fra mito e storia”, promossa da Provincia di Siena e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, che parte da Siena sabato 24 novembre, in occasione della due giorni che ospiterà anche il terzo Forum sul vino italiano di Banca Mps e la premiazione della X Selezione dei Vini di Toscana, organizzata da Toscana Promozione e curata da Enoteca Italiana. Domenica 25 novembre, in tutte le sedi espositive, i visitatori potranno anche deliziare il palato con le produzioni testimonial del vino Toscano nel mondo.
La mostra. La mostra, un itinerario nell’antichità attorno alla vite e al vino visitabile fino al 5 maggio 2013, è organizzata come evento diffuso: il nucleo principale sarà a Siena, nella sede di Enoteca Italiana, dove sarà allestito un percorso espositivo sulla storia del vino. Sempre nella città del Palio, nei suggestivi ambienti del Santa Maria della Scala, dove è ospitato il Museo Archeologico Nazionale di Siena, sarà in mostra un oggetto unico, il cinerario di Montescudaio. I cinque territori maggiormente rappresentativi dell’eccellenza vitivinicola delle terre di Siena ospiteranno le mostre collaterali, integrate nelle collezioni permanenti dei musei: Castellina in Chianti, nel Museo Archeologico del Chianti Senese; Castelnuovo Berardenga, nel Museo del Paesaggio; Montalcino, nel Museo Civico e Diocesano; Montepulciano, nel Museo Civico Pinacoteca Crociani e San Gimignano, nel Museo Archeologico e Spezieria di Santa Fina.
In luoghi indissolubilmente legati al mondo vitivinicolo, i visitatori saranno guidati a ripercorre, attraverso le testimonianza archeologiche, le tappe fondamentali dell’evolversi della cultura del vino in tutto il bacino del Mediterraneo e, in particolar modo, sul territorio toscano e su quello della provincia di Siena, dove si producono eccellenze enologiche tra le più qualificate e note nel mondo. Tappe di un lungo viaggio che, partito più di cinquemila anni fa nel vicino Oriente, passando per i Greci, i Romani e gli Etruschi, arriva fino all’Italia medievale e moderna. Numerosi oggetti in mostra ne portano testimonianza: vasi e utensili in bronzo, ma anche urne dove i defunti sono raffigurati sdraiati a banchetto e, per i visitatori più curiosi, la ricostruzione di un triclinium romano, completo di tutti gli arredi. Nella mostra – curata da Giuseppina Carlotta Cianferoni, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Siena – sarà esposta per la prima volta anche parte di un corredo funebre rinvenuto nella necropoli di Bosco Le Pici, a Castelnuovo Berardenga.
“Con questa mostra – sottolinea l’assessore all’agricoltura e turismo della Provincia di Siena, Anna Maria Betti – portiamo nella patria del vino per eccellenza un evento di pregio, che esalta il legame profondissimo che questo prodotto ha con la nostra terra e la sua comunità, nei luoghi più rappresentativi per identità e produzione. L’inaugurazione della mostra si inserisce, non a caso, nell’ambito di una ricca due giorni che Siena dedica al mondo del vino, un comparto rilevantissimo per l’economia del territorio e per l’immagine delle Terre di Siena nel mondo. Un’operazione resa possibile grazie alla sinergia fra le istituzioni – Soprintendenza, Regione, Provincia e Comuni – gli operatori e i tanti soggetti coinvolti, che ci auspichiamo possa consolidarsi nel tempo, a testimoniare il ruolo rilevantissimo di questa terra nell’enologia mondiale e l’importanza di un comparto che, qui più che altrove, è anche tradizione, cultura, identità”.
“La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana – dichiara Giuseppina Carlotta Cianferoni – ha accolto di buon grado l’invito della Provincia di Siena a collaborare a questa iniziativa e lo ha fatto con particolare entusiasmo perché il territorio senese è indubbiamente uno di quelli dove la “cultura del vino” era ed è particolarmente radicata. Il vino e la viticoltura, intesi come produzione, tecnologia, costume e territorio, rappresentano una componente essenziale della storia e della civiltà della Toscana e in particolare dell’area senese. L’intento dell’esposizione è presentare in modo semplice e sintetico le tappe fondamentali dello sviluppo di questa straordinaria bevanda, nella certezza che la conoscenza del suo valore nel mondo antico, permetta di apprezzare e capire meglio la qualità e il significato, anche culturale, del vino nel mondo moderno”.
Degustazioni in mostra. In occasione dell’apertura al pubblico di tutte le sedi espositive, domenica 25 novembre, i visitatori potranno anche deliziare il palato con le produzioni testimonial del vino toscano nel mondo. Nelle splendida struttura cinquecentesca della Fortezza Medicea, sede di Enoteca Italiana, i wine lover potranno immergersi nel percorso millenario sulla storia del vino e concludere l’itinerario calice alla mano, degustando il meglio della tradizione enologica toscana, dai classici ai vini autoctoni. Un vero e proprio viaggio che, partendo dal cuore della Fortezza Medicea, si dipanerà nei musei delle zone di produzione maggiormente vocate per unire la scoperta delle origini a quella dei migliori vini del territorio. Nella giornata di domenica, le degustazioni saranno allestite anche negli spazi museali che ospitano le mostre collaterali sul territorio, in collaborazione con i Consorzi dei vini Docg.
La mostra “Vino fra mito e storia”, promossa dalla Provincia di Siena e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, è inserita nella due giorni senese dedicata al vino organizzata da Regione Toscana, Toscana Promozione, Provincia di Siena, Enoteca Italiana e Banca Monte di Paschi di Siena. Sabato 24 novembre, al Teatro dei Rozzi, si terrà il Forum Montepaschi sul vino italiano, giunto alla terza edizione. Nel pomeriggio, Toscana Promozione presenterà, sempre al Teatro dei Rozzi, la premiazione dei “Top 100” della X Selezione dei Vini di Toscana, curata da Enoteca Italiana.