“Non abbandonate Dante, almeno voi toscani. Dante ha ancora tanto da dire, soprattutto in questi giorni di dolore e di fatica. Dante è di una modernità assoluta e si ritrova dove nemmeno potete immaginare. Nelle favelas a Caracas o anche in Ucraina…”.
Il professor Franco Nembrini, ambasciatore della lingua italiana nel mondo, ha reso omaggio ieri sera, in una Piazza Jacopo della Quercia gremita di pubblico, alla Madonna con la lectio magistralis dal titolo “Vergine Madre figlia del Tuo Figlio”: il Canto XXXIII del Paradiso, Divina Commedia. Un omaggio alla Vergine Maria Signora di Siena, a cui i senesi sono storicamente devoti, già dai tempi della costruzione del Duomo tra il 1200 ed il 1300.
Lo ha fatto con delicatezza e anche qualche nota di ironia, con momenti di forte commozione, lo ha fatto partendo da oggi e spiegando attraverso le proprie esperienze quanto Dante sia presente e attuale. E, con lui, quelle stelle che tanto Dante ama e che ci sono vicine. Un altro successo dopo l’appuntamento della scorsa settimana con Antonio Paolucci.
Proprio all’ombra dell’antica Cattedrale, Nembrini ha accompagnato gli spettatori nella comprensione dei versi del Sommo Poeta e di quell’ultimo Canto della Commedia, uno dei più noti dell’opera.
Il Canto si apre con la preghiera che San Bernardo rivolge alla Vergine, perché questa interceda presso Dio e consenta a Dante la visione finale della sua essenza, preghiera che la Chiesa ha reso ufficiale e dove si esaltano la magnificenza e la grazia della Madonna.
Nella seconda parte, la meravigliosa ed impressionante descrizione che Dante fa di quello che ha visto guardando in faccia Dio: una perla della letteratura, forse l’unica, dove un uomo si cimenta nella descrizione della visione del Creatore, culminante nell’immagine del volto dell’uomo nel cuore di Dio e nella domanda sul come sia possibile che il verbo si sia fatto carne. La risposta è condensata nell’ultima terzina del Paradiso, dove si concretizza tutto il senso della Divina Commedia.
Innamorato dell’opera dantesca e della letteratura fin dalla giovane età, Nembrini è fondatore dell’associazione Centocanti, nata nel 2005 e composta da giovani, studenti e non, accomunati dall’amore per la Commedia e che iniziano a diffondere la conoscenza dell’opera nelle scuole, centri culturale e gruppi di amici.
Nel 2012, al termine degli studi dei membri, l’associazione si scioglie. Da lì, Franco Nembrini fonda la piccola casa editrice che gli permette di produrre libri e dvd autonomamente, chiamata proprio Centocanti in ricordo degli anni di aggregazione, passione e amicizia.
Negli ultimi anni, a seguito dell’inatteso successo dei suoi libri “Dante poeta del desiderio” e “Di padre in figlio” è stato chiamato a parlare di educazione e di Dante in tutta Italia e all’estero, in particolare in Spagna, Portogallo, America Latina e nei paesi del mondo russofono (Russia, Ucraina, Kazakhistan, Siberia).
L’evento fa parte del cartellone “Percorsi artistici fuori orario” che vedranno per tutta l’estate l’Acropoli di Siena animarsi di spettacoli, musica, teatro e lectio magistralis per tutta l’estate. Questo è possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Siena, Opera della Metropolitana di Siena (nella foto sopra, a sinistra, il rettore Gian Franco Indrizzi) e Santa Maria della Scala (nella foto, sopra il direttore Daniele Pitteri), con la direzione di Civita-Opera.
Ecco l’intervista rilasciata dal professor Nembrini.
Katiuscia Vaselli