Il rettore dell’Opera della Metropolitana del Duomo Gian Franco Indrizzi è convinto che la biglietteria unica, che parte oggi, potrà aiutare Siena
Oggi è il primo giorno della biglietteria unica per il Santa Maria della Scala e per il complesso museale del Duomo. Nel “Pellegrinaio delle Donne”, posto al piano terra di Palazzo Squarcialupi, è stata allestita una struttura centralizzata a servizio dei gioielli del patrimonio artistico e culturale di piazza Duomo e non solo. L’Ufficio Informazioni Turistiche, invece, è stato spostato nell’atrio dell’ingresso storico dell’ex ospedale.
Il rettore dell’Opera Metropolitana del Duomo Gian Franco Indrizzi spiega a Siena News quali novità porterà la biglietteria unica. Per l’Opa, fra l’altro, non è l’unico cambiamento di questi giorni, visto che il 27 è andato online il nuovo sito.
Che cosa cambierà con questa novità?
«Noi dell’Opera della Metropolitana saremo più tranquilli nel gestire il flusso di visitatori, che finalmente avranno un solo punto di riferimento per informazioni e biglietti. Fino ad ora andavano in parte al Museo, in parte al Battistero e in parte alla Cripta. Riunificheremo, quindi, la biglietteria, come quando c’era il box sotto i voltoni del Duomo Nuovo. Spero che la promozione che verrà fatta all’esterno di Palazzo Squarcialupi dia la possibilità a tutti di orientarsi. Questa comunicazione dovrà essere comunque fatta rispettando il decoro della piazza».
Vista la differenza notevole tra il numero di visitatori del complesso museale del Duomo e quelli del Santa Maria, questa biglietteria unificata potrà aiutare ad aumentare gli ingressi all’ex Ospedale?
«Lo scopo principale della biglietteria è quello di andare incontro alle problematiche riscontrate dal Comune nell’attirare i flussi turistici al Santa Maria. Ovviamente questo non potrà essere sufficiente se non viene fatta una politica di valorizzazione del complesso dell’ex Ospedale in maniera adeguata. Ma penso che il direttore Daniele Pittèri le sue idee ce le abbia e potrà approfittare, grazie anche alla propria fantasia, della nuova situazione. Noi dell’Opera della Metropolitana cerchiamo, anche in questo, di dare una mano. L’obiettivo è quello di fare sistema. Vogliamo mantenere i nostri flussi turistici ma vogliamo anche che la città ne possa trarre benefici».
Come verrà promossa questa novità della biglietteria unica?
«All’esterno di Palazzo Squarcialupi ci saranno gli addetti preposti a fornire informazioni. Ci sarà da divulgare un nuovo concetto, quello dell’”Acropoli pass”. Questo è il biglietto unico che comprende sia le visite al complesso monumentale dell’Opera del Duomo, sia quelle ai musei civici e al Santa Maria. Le informazioni verranno date anche attraverso uno schermo, che dovrebbe essere allestito all’interno dell’ingresso della biglietteria. Su di esso scorreranno le notizie sui diversi titoli d’accesso e sui differenti percorsi. Le informazioni poi saranno riportate sui quattro stendardi che verranno messi sulla facciata di Palazzo Squarcialupi. Nei periodi di massimo affollamento ci saranno hostess competenti nelle lingue straniere».
Fra poco inizia l’alta stagione. Quali flussi turistici vi aspettate?
«L’anno scorso c’è stato un incremento del 10 % rispetto ai numeri del 2015, quindi, se tanto mi dà tanto, ci aspettiamo di superare i 2 milioni di visitatori. Si spera di restare su quelle cifre, altrimenti sarebbe un errore quello di aver fatto la biglietteria unica. A Pasqua faremo le verifiche sul campo».
Quali sono le attività predisposte per attrarre i residenti?
«Nei periodi invernali abbiamo fatto molte cose per attrarre i residenti. C’è stato il programma de “Il Duomo dei senesi”, che ha compreso anche “Il Saloncino – Un tè all’Opera”. Poi ci sono state conferenze e visite di vario genere, tra cui quelle sul terremoto del 1798 e quelle sui marmi usati per il Duomo. Quest’anno abbiamo fatto anche il laboratorio di miniatura, curato da Francesco Mori, all’interno della Libreria Piccolomini. L’iniziativa ha riscosso talmente successo che abbiamo dovuto raddoppiare le sessioni. Addirittura ne dovremo fare un’altra a settembre. Queste è la via per attrarre i residenti: fargli vivere il loro patrimonio in maniera diversa. Abbiamo, inoltre, allargato il raggio d’azione con i progetti scuola – lavoro. Ospitiamo gratuitamente, grazie a convenzioni stipulate tramite Opera Laboratori Fiorentini, gruppi scolastici provenienti da tutta la provincia. Ripartiremo poi con le pubblicazioni, che non facciamo da qualche anno. Ne abbiamo approvata una in consiglio d’amministrazione sui marmi del Duomo, che sarà curata dal professor Marco Giamello, con la partecipazione, tra gli altri, del professor Moscadellli e del professor Giorgi. Noi cerchiamo di mettere in campo tutte le forze per tenere vivo l’interesse dei cittadini su Siena».