Nell’ambito della Giornata Europea dei Giusti, la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg e il Comune di Siena hanno celebrato la cerimonia di proclamazione della Chiesa di Vignano e dell’abitazione delle famiglie Cardini-Adami come “Case di Vita”, in omaggio all’opera di salvataggio di vite umane condotta nel 1943-‘44 da Monsignor Luigi Rosadini, Lodovico, Lidia e Gino Cardini, Ade e Sisse Adami, Giusti tra le Nazioni.
La cerimonia si è svolta nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico alla presenza del sindaco di Siena Bruno Valentini, dell’Arcivescovo Antonio Buoncristiani, della Presidente della Comunità Ebraica di Firenze Daniela Misul, del Rabbino di Siena Crescenzo Piattelli, nonché dei familiari dei salvatori e dei salvati.
Tra i Giusti ricordati oggi, la storia di Gino Cardini, pediatra, che nascose la famiglia Sadun in casa propria. Mai un momento di timore o dubbi. Era una scelta irrevocabile e definitiva, che segnava il confine invalicabile tra la barbarie e l’appartenenza al genere umano. Cardini spacciava Annalisa Sadun, appena nata, per una nipote e così le faceva avere in ospedale qualcosa da mangiare in quei periodi così duri.
Rischiavano ogni giorno la vita per difendere quella famiglia ebrea, fino all’alba del 3 luglio 1944, quando videro i soldati alleati strisciare nei vicoli che conducono a Piazza del Campo: quando finalmente il tricolore svettò sulla Torre del Mangia.
In via San Pietro e alla Chiesa di Vignano, sono state inaugurate oggi le targhe delle “Case della Vita”, a seguire, la messa celebrata da Mons. Giovanni Soldani nella stessa Chiesa di Vignano, in suffragio dei Giusti tra le Nazioni.