Un concorso di drammaturgia riservato ai detenuti di quattro carceri toscane, Grosseto, Massa Marittima, Porto Azzurro e Siena, e che ha portato alla stesura di testi per il teatro. Questo il progetto ‘Scrittura scenica. Drammaturgia teatrale da quattro carceri’ organizzato dall’associazione Sobborghi, insieme a Regione Toscana e Società italiana degli autori ed editori (Siae) presentato in Regione dalla vicepresidente Monica Barni. Al migliore tra questi, scelto da una giuria, è andato un premio di 1.000 euro. A vincere il premio di questa prima edizione è stato “Questa tazzina di caffè”, scritto dai detenuti della casa circondariale di Siena.
Come ha spiegato l’ideatore, il regista Altero Borghi dell’associazione Sobborghi, “nelle carceri abbiamo fatto laboratori in cui i detenuti hanno scritto le loro storie ed emozioni; da qui sono nati i testi che ora saranno stampati e verranno portati in scena dagli stessi autori nei rispettivi penitenziari. Vorremmo rendere biennale questo appuntamento e magari estenderlo ad altre regioni”. “E’ un valore importantissimo aver costruito un progetto che coinvolge vari istituti – ha commentato Barni – e che rientra appieno nelle linee della Regione per lo spettacolo. Lavorare coi detenuti anche nel percorso creativo e’ elemento fondamentale per il ruolo educativo che il carcere deve avere. Stiamo costruendo un dialogo importante anche con le autorità dell’amministrazione penitenziaria, per il riconoscimento fondamentale delle attività culturali nelle carceri per l’educazione”