Il 13 giugno 1935, nasce a Lauro, in provincia di Avellino, Giuseppe Vivenzio, detto Peppinello. Peppinello ha corso 5 Palii, vincendo la Carriera d’esordio nel drago il 2 luglio 1964 e realizzando il proprio cappotto personale proprio in quello stesso anno dato che, dopo una rocambolesca vicenda, per quanto scosso, ad agosto trionfò anche nella Chiocciola.
Peppinello, per il Palio dell’Assunta, aveva disputato la prima prova nell’Oca e la sera, dopo la cena in Contrada, trovato il modo di allontanarsi dai dirigenti con una scusa, scompare nel nulla. Si fecero molte ipotesi sulla fuga e gli Ocaioli sospettarono subito un “tradimento” da parte del fantino che ormai aveva fatto perdere le proprie tracce.
Peppinello ricomparve la mattina stessa del Palio alla segnatura del fantino vestendo il giubbetto della Chiocciola, in sostituzione di Vincenzo Graziano, detto Solitario, che si era fatto male la sera della provaccia. Pare che gli Ocaioli, infuriati, prepararono la loro “vendetta” e durante la Carriera sembra che il barbaresco sia entrato sul tufo e abbia dato un calcio al fantino traditore, il quale cadde dal cavallo Danubio.
A quel punto, però, passò in testa la Torre che montava Donato Tamburelli detto Rondone. Per gli ocaioli iniziò a mettersi male e la corsa proseguì con la Torre nettamente in testa fino al terzo giro al Casato, quando il cavallo scosso della Chiocciola, sbucato improvvisamente dalle retrovie, passò la Torre dall’interno e vinse il Palio. Gli ocaioli, sollevati per lo scampato pericolo, salutarono festanti la vittoria della Chiocciola, dimenticando (forse) la storia di Peppinello. “Pillole quotidiane di storia senese” con Roberto Cresti.