L’inizio di uno sviluppo urbanistico in San Prospero creò, certo, immediati e pressanti problemi all’amministrazione comunale per ciò che concerne gli interventi di edilizia pubblica. All’inizio del Novecento il poggio di San Prospero era effettivamente distante dal centro come lo percepivano i senesi in quanto l’intera area era separata da San Domenico da quella valle utilizzata come discarica cittadina dall’epoca del terremoto del 1798. Si rese dunque indispensabile un lavoro di bonifica e la creazione di una nuova strada di collegamento: l’attuale viale dei Mille.
Il 16 maggio 1920 il sindaco Emanuello Pannocchieschi D’Elci inaugurò l’apertura di una piccola porta nelle mura urbane e dette ufficialmente inizio ai lavori. L’abbattimento del tratto di mura vicino alla collina di San Prospero avvenne nei primi mesi del 1921 mentre la demolizione della cinta, tra l’Asilo Monumento e la Fortezza, che avrebbe collegato la nuova area edificabile con la Lizza venne deliberato nel 1924.
La nuova apertura sarebbe stata di grande utilità soprattutto per gli abitanti delle case popolari i cui palazzi si sarebbero trovati principalmente in questo lato della collina, dove il Comune di Siena, in base alle normative vigenti, a seguito dell’inizio dei lavori, si attivò per costruire strade (via Armando Diaz che venne collegata a viale Vittorio Veneto, via Cesare Battisti, via Nazario Sauro) e servizi pubblici (fogne, acqua potabile, illuminazione elettrica).
di Maura Martellucci e Roberto Cresti
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