Il 18 maggio 1731 una “fiera tempesta” si abbatté su Siena. Grandine in quantità e fulmini così potenti da causare la morte di una monaca e il ferimento di altre due nel Convento delle Convertite, o Repentite, che esisteva fin dal 1441 in via del Pignattello.
Un altro fulmine cadde sulla torre dei Gallerani, in piazza dell’Indipendenza, ma per fortuna “cagionò poco male”. Anno sfortunato il 1731, perché altri nubifragi colpirono la città e in periodi insoliti: il 14 luglio, “dopo avere per più giorni antecedenti percosso la grandine in varie parti della campagna sanese, con incomparabil danno delle biade e delle uve”, un fulmine si abbatté di nuovo sul convento del Pignattello, uccidendo nuovamente una suora, mentre il 17 agosto una tempesta investì la città, con fulmini che danneggiarono la casa del parroco di San Quirico e il Conservatorio del Refugio; in Fieravecchia una donna fu addirittura folgorata.