Il 19 maggio 1912 fu inaugurato l’istituto Senese di Bagni e Terapia Fisica in viale Curtatone e restò attivo fino agli anni 1956-1957. Agli inizi del ‘900 per migliorare le precarie condizioni igieniche della città si pensò di creare un istituto di balneazione pubblica come altri ne esistevano in Italia.
Si creò una sottoscrizione e si raccolsero 1800 lire creando una società apposita. Acquistato lo stabile in via Curtatone e i Soci, tra cui Sclavo, Barduzzi, il conte Chigi Saracini, il barone Alessandro Sergardi, si dedicarono alla realizzazione del progetto. L’istituto era diviso in quattro reparti e sezioni distinte tra uomini e donne. Dal giardino di viale Curtatone vi accedevano coloro che si recavano ai bagni scolastici e popolari, mentre dalla palazzina sul viale, al civico 9, avevano l’ingresso chi si recava alla terapia fisica e ai bagni distinti. Il reparto bagni scolastici aveva 12 docce, una sala da ginnastica ed uno spogliatoio ed era destinato alle scuole comunali, agli istituti di istruzione, educazione e beneficenza. Il reparto popolare aveva 25 camerini con docce e 4 con vasche in ghisa smaltata per bagni medicati e solforosi.
Nel reparto di terapia fisica si eseguivano massaggi manuali, elettrici, meccanici e ginnastica igienica. Nel reparto dei bagni distinti vi erano 20 camerini di prima e seconda classe arredati con eleganza, vasche in porcellana e in ghisa smaltata. Anche lì potevano farsi bagni solforosi, solfoiodici con sale di Salsomaggiore o Sali di Castrocaro, raffreddati con acido carbonico. Era annesso all’istituto un gabinetto di analisi. Vi era una lavanderia interna, luce elettrica e riscaldamento con termosifoni. L’edificio oggi è sede del comando della Polizia Municipale.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti