Il 22 giugno 1762 (alcune fonti parlano del 24 giugno, data anche del suo battesimo) nasce a Empoli Luigi Menghetti, detto Piaccina (o Piaggina). I dati della sua carriera sono impressionanti: Luigi esordisce in Piazza da adulto, a 25 anni, ma continua a correre fino a 69 anni. In circa 44 anni disputa 66 Palii vincendo sette Carriere. Il Piaccina trionfa per l’ultima volta nel luglio del 1831 nel Bruco all’età ragguardevole di 64 anni. Luigi Menghetti continua a vivere ad Empoli con la sua numerosa famiglia fino alla morte, avvenuta prima del 1845. Sia il fratello di Luigi conosciuto come Biancalana, sia il figlio Geremia (conosciuto in Piazza come “Figlio di Piaccina”), oltre a varie generazioni di nipoti furono fantini di professione. Addirittura ben otto appartenenti alla famiglia Menghetti, in varie epoche, saranno protagonisti sul tufo.
Il suo carattere non doveva essere dei più mansueti e abbiamo notizie di risse e liti sia in Piazza (soprattutto con Filippo Rossi detto Vecchia, suo nemico storico) che fuori. Anche se le cronache lo dipingono come “egoista” (il Cancelliere del Comune nella cronaca del Palio di agosto 1813 scrive che “tutti i fantini erano contro Piaggina, perché il due luglio ultimo aveva vinto il Palio e non aveva voluto dar niente ad alcuno”), era un uomo di grande ingegno. Nella Carriera del 2 luglio 1826 corre nel Bruco e al momento della mossa cade al canape, perdendo le briglie. Piaccina non si dà per vinto: dopo aver sostituito le briglie con un trecciolo delle sue scarpe si rende protagonista di una storica rimonta e arriva primo al bandierino portando in Palio in via del Comune.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti