Il 23 marzo 1501 (alcune fonti parlano del 12 marzo, altre del 14) nacque a Siena il naturalista Pier Andrea Mattioli, uno dei pionieri della nascente Scienza della Botanica. Figlio di un noto medico, seguì le orme paterne, si laureò a Padova nel 1523 ed esercitò a Siena, Roma, Trento e Gorizia, divenendo medico personale degli Asburgo (Massimiliano e Ferdinando II).
Attento studioso di botanica, scrisse numerosi testi che furono tradotti in varie lingue, tra cui il più noto testo botanico-farmaceutico del XVI secolo, cioè il suo commento alla traduzione del “De materia medica di Dioscoride Pedacio”.
Summa delle nozioni di medicina naturale del tempo, era integrato con aneddoti e notizie legati alla tradizione popolare e con l’aggiunta della descrizione delle virtù medicinali di centinaia di nuove piante, una buona parte delle quali sconosciute in quanto importate dall’Oriente e dalle Americhe e altre erborizzate direttamente dal Mattioli (la prima edizione, non illustrata, fu edita a Venezia nel 1544).
Morì a Trento nel 1578 a causa di un’epidemia di peste che stava flagellando l’Europa. A Siena, nel 1931, gli viene intitolata la strada che da Porta Tufi risale fino al prato di Sant’Agostino.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti
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