Il 27 aprile 1907 l’insegnante dell’Associazione Ginnastica Senese “Mente Sana in Corpo Sano”, Ida Nomi Venerosi Pesciolini, nella palestra di Sant’Agata, presenta per la prima volta il gioco della “palla al cerchio”, alla presenza delle autorità e di un folto pubblico allietato dalle musiche della Banda del Nono Reggimento Fanteria di stanza in città. Purtroppo per “mancanza di spazio”, come raccontano i giornali del tempo, la dimostrazione del gioco non fu possibile nel corso della serata organizzata per presentare le squadre che si sarebbero cimentate, all’inizio di maggio, al “Concorso Ginnastico Nazionale di Venezia”.
Infatti, proprio a Venezia, il 12 maggio successivo, di fronte ai Sovrani d’Italia, come “gara libera” durante la sontuosa cerimonia di premiazione degli atleti, la professoressa Nomi Pesciolini con le sue allieve allestiscono, allo stadio militare di Sant’Elena, la prima dimostrazione assoluta in Italia del nuovo gioco inventato nel 1891 dal canadese James Naismith: il basket-ball. Per la presentazione di questo sport la squadra senese di ginnastica (composta da Bozzini, Gabbricci, Mini, Clara e Paola Falb, Martini, Fatini, Zalaffi e Gianfaldoni) vinse, tra l’altro, la medaglia d’argento e a Siena venne accolta trionfalmente.
Ida Nomi Pesciolini (che probabilmente, come qualcuno dice, non aveva tradotto lei stessa il testo originale dall’inglese, ma doveva invece aver visto giocare e appreso i principi di questa nuova disciplina e le modifiche che intanto vi erano state apportate, durante i suoi numerosi viaggi all’estero, soprattutto in terra d’Albione) definì la palla al cerchio “un gioco ritenuto al momento particolarmente adatto alle signorine”.
Da qui, tuttavia, nasce la pallacanestro italiana. E nasce a Siena.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti