Il 29 maggio 1848, nel corso della prima guerra d’Indipendenza, cinquantacinque goliardi e cinque docenti dell’Ateneo senese parteciparono, insieme con altri giovani senesi e pisani, allo scontro di Curtatone e Montanara. Della Quarta Compagnia, quella senese, persero la vita gli studenti Gioacchino Biagiotti e Ottavio Pizzetti, mentre altri due vennero fatti prigionieri. La grande emozione che le notizie dal fronte lombardo suscitarono a Siena provocò la sospensione del Palio del 2 luglio e il conseguente dono ai militi delle 420 lire destinate come premio al vincitore.
Il ricordo della battaglia e dei suoi protagonisti rimase vivo dopo l’Unità d’Italia tanto che lunedì 29 maggio 1893, nell’anniversario della battaglia, davanti ad una folla di studenti, alle rappresentanze di altre Università del Regno, oltre alle autorità cittadine, venne inaugurato il monumento ai Caduti che vediamo ancora oggi nel cortile del Rettorato e che, alla base del cippo scolpito da Raffaello Romanelli, riporta la frase tratta dal IV libro dell’Eneide di Virgilio: “Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor”. Come ogni anno oggi si ripeterà il rito dell’omaggio a questi valorosi uomini che, nel 1848, avevano “il goliardo in testa, il fucile in mano e l’Italia nel cuore “.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti