Il 6 aprile 1622 muore a Roma il teologo Vincenzo Figliucci. Nato a Siena il 7 agosto 1566, studia filosofia prima di entrare nella Compagnia di Gesù. Insegna per molti anni Filosofia e Teologia morale sia nella sua città sia in Vaticano, assumendo anche la carica di Penitenziere Apostolico. Ecclesiastico molto attento ai tempi e alla vita sociale, si occupò di argomenti scottanti come l’usura e il cambio, andando contro le nuove teorie espresse soprattutto dai francesi.
La sua opera principale “Moralium quaestionum de Christianis officis et casibus conscientiae”, pubblicato nel 1622 e più volte ristampatovenne tacciato di lassismo anche dai giansenisti, che lo accusavano di favorire il probabilismo, fu oggetto degli strali di Blaise Pascal che nelle sue Lettres Provinciales. Sebbene sia più conosciuto come moralista, Figliucci si adoprò anche nel campo delle scienze matematiche. È stato inoltre identificato come l’autore delle “Stanze sopra le stelle” e “Macchie Solari”, pubblicato a Roma nel 1615 sotto lo pseudonimo di Lorenzo Salvi e a nome di Flaminio Figliucci, probabilmente il suo secondo nome o il nome da laico.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti