Che il cinema abbia sempre amato Siena e il suo territorio, non è una novità: la storia ci porta molto indietro nel tempo e di lì fino a oggi per raccontare storie che hanno, sullo sfondo, paesaggi unici al mondo e angoli suggestivi della città. Case cinematografiche e produttori di tutto il mondo, partendo da Hollywood, hanno scelto queste terre per entusiasmare il pubblico con prodotti che spaziano dal thriller al genere romantico, dal giallo allo storico, fino alla fantasia.
E proprio di fantasia si gioca con Artemis Fowl, ispirato alla serie di libri fantasy dello scrittore irlandese Eoin Colfer. Nuova produzione Disney che sarà nelle sale nell’estate 2019: il progetto cinematografico di Artemis Fowl è stato inizialmente opzionato da Miramax di Bob e Harvey Weinstein nel 2000, ma il progetto non ha mai trovato realizzazione sino ai giorni nostri. Dopo lo scandalo delle molestie sessuali che coinvolto proprio Harvey Weinstein nello scorso mese di ottobre, Disney lo ha rimosso dal suo ruolo di produttore, affidando il suo lavoro a Kenneth Branagh e Judy Hofflund.
Il regista Kennet Branagh (lo abbiamo ammirato nel remake de Assassinio sull’Orient Express) arriverà a San Gimignano la prossima settimana (dalla mezzanotte di lunedì e per una giornata, i primo sopralluoghi poi il lavoro proseguirà lungo le strade del centro storico della città delle torri con un calendario per il quale il sindaco Giacomo Bassi e l’assessore Cartolina Taddei si scusano con i cittadini “per il disagio” ma i cittadini saranno di certo ben lieti di accogliere casa disney che promuoverà ulteriormente, nel mondo, le bellezze di San Gimignano.
Il nuovo film parlerà del dodicenne Artemis, costretto ad una battaglia di forza e astuzia contro una potente e misteriosa razza di fate che potrebbe aver causato la scomparsa di suo padre. Provenendo da un’antica famiglia di geni criminali, Artemis decide di rapire un elfo per chiedere un riscatto in oro e ripristinare le ricchezze della sua famiglia caduta in disgrazia. Questa scelta lo porrà direttamente nel mirino di alcune delle creature più pericolose sulla Terra. Nel corso della serie di libri, però, Fowl diventerà un antieroe piuttosto che un vero e proprio furfante, lavorando spesso insieme alle fate per fermare una sfilza di perfidi criminali.
Da San Gimignano a Casole d’Elsa per un genere totalmente diverso: dal fantasy al thriller con Tuscan Dirty Fable. Qui, con la compagnia teatrale Avatar di Giovanni Guidelli sono previsti due casting: uno per il film Tuscan Dirty Fable, a Settembre, e uno per The Medici Congiura 2.0. Che però intanto, dopo essere stato presentato in Toscana Film Commission… diventa uno spettacolo teatrale in anteprima: il 26 luglio alle 21 all’Anfiteatro di Casole d’Elsa.
E proprio Giovanni Guidelli, attore con radici toscane ma famoso in tutto il mondo, che vanta nel curriculum lavori con i fratelli Taviani e con Cinzia TH Torrini, tra gli altri, senza dimenticare che il suo volto è entrato nelle case di tutta Italia con diverse fiction Rai e Mediaset, fa il punto della situazione. Lo raggiungiamo mentre fa sopralluoghi per lo spettacolo. La trama del film? Un ex poliziotto che torna nei luoghi che l’hanno visto crescere e da cui manca da diversi anni. Qui un passato torbido e oscuro lo coinvolge, alla ricerca di un segreto. La Location è importante, ha a che fare con le leggende di streghe di quelle parti, anche citate da Cassola ne Il Taglio del Bosco… ha a che fare con la Valle del Diavolo: è un thriller psicologico. Gli americani lo adorano e sono alla ricerca di questa Toscana e di queste storie. Ma la Val di Cecina non sarà l’unica location. Il Trailer Tuscan Dirty Fable sta riscuotendo successo, le amministrazioni di Pomarance, Casole d’Elsa e Castelnuovo Val di Cecina hanno intenzione di investire su questo progetto ambizioso, considerato un vero e proprio volano per l’economia e il turismo: a settembre ci saranno i provini al Teatro Bargagli di Casole d’Elsa. Chi vuole può già inviare candidatura per il Film a associazioneavatar@gmail.com
Ed eccolo il trailer del thriller che fa impazzire già gli States:
Oltre al film, la compagnia teatrale Avatar di cui Giovanni Guidelli è presidente e direttore artistico, apre il casting anche per un’anteprima teatrale: The Medici Congiura 2.0
Il 28 Aprile 1478, aveva luogo l’epilogo di quella riconosciuta universalmente come la Congiura dei Pazzi, con bersagli stabiliti Lorenzo De’ Medici e il fratello Giuliano.
Una Congiura molto conosciuta anche perché le vittime designate furono proprio quei Medici, Giuliano e Lorenzo, in particolare, che si distinsero per saggezza, mecenatismo, amore per l’arte e la cultura. Quell’arte che attraverso i secoli ha stigmatizzato Firenze come culla del Rinascimento, appunto.
Mentre Giuliano cadeva sotto i colpi dei sicari, dentro la Basilica di Santa Maria del Fiore di Firenze, in Duomo, Lorenzo riusciva miracolosamente a salvarsi.
Un gioco di equilibri, una sfida di nervi, un risiko di politica e potere che, in un crescendo di tensione e torbidi accordi porterà inesorabilmente a un conflitto senza esclusione di colpi, fino all’agguato mortale.
Gli eventi che precedono quel 28 Aprile 1478 sono scanditi da Lorenzo e Giuliano dei Medici in primis, e poi dai Pazzi (esecutori materiali), ma anche dai sicari, i mandanti, e dalla presenza di illustri personaggi, a partire dal Papa Sisto IV e poi Federico da Montefeltro, Girolamo Riario, Montesecco, ecc…
Inoltre, il passaggio fra scena e scena delle tre Grazie del quadro La Primavera del Botticelli, come le tre streghe di Macbeth, ma con la loro beltà angelicata, accompagnerà lo spettatore attraverso una percezione nuova dei fatti.
Ecco quindi che la coreografia dei movimenti scenici fra gli attori richiama alla mente i combattimenti fra i cobra e le manguste, e il testo drammaturgico diventa un patchwork lessicale che spazia dall’endecasillabo al turpiloquio, a marchiare con enfasi i momenti emotivi di questo o quel personaggio che, incastonati in una realtà contemporanea, fanno uso di ogni squisito lessico verbale per imporre la propria linea di pensiero.
I costumi rinascimentali che lasciano il posto ad abiti sartoriali d’Alta Moda.
Una messinscena assolutamente dispotica e incredibilmente attuale nei suoi meccanismi di potere e di causa-effetto.
Una versione contemporanea della congiura, mai portata in scena prima, così come Baz Luhrman fece per Giulietta e Romeo, ambientando in America la storia concepita a Verona, oppure Kenneth Branagh con il suo adattamento per un Amleto che ha luogo nell’800, oppure ancora Coriolano diretto da Ralph Fiennes, che vede la vicenda Shakespeariana aggiornata dall’antica Roma a una location di una Belgrado in mezzo a un conflitto bellico.
Katiuscia Vaselli
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