Il dolore delle migrazioni rivive al cinema

Domani e il 30 marzo la rassegna “Popoli in fuga” con proiezione di film, retrospettive, ospiti e dibattiti

Due giorni dedicati a cinema e migrazioni. Questo il tema della rassegna “Popoli in fuga, cinema e migrazioni – Sguardi dall’Italia” che domani e il 30 marzo metterà al centro delle proiezioni il modo in cui il cinema racconta e rappresenta questo fenomeno con la proiezione di film, la presenza di ospiti importanti, una retrospettiva e dibattiti per puntare l’obiettivo su come dall’Italia vediamo un tema così complesso. Gli appuntamenti, curati da Campo e Controcampo e inseriti nel cartellone di Siena Città Aperta, l’innovativo festival nato dalla collaborazione tra Comune, Università e Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si svolgeranno all’auditorium Santa Chiara e al Cinema Nuovo Pendola e sono tutti a ingresso libero.

«Il cinema, migrante e curioso per natura fin dalle sue origini, ha sempre trattato con rispetto e attenzione questo tema, affrontandolo in ogni Paese con i codici linguistici più vari. In particolare, in Italia, l’emigrazione di singoli o di intere famiglie ha fornito materia preziosa per una lunga catena di film anche d’autore, raggiungendo un’impennata creativa e documentaria soprattutto nell’ultimo ventennio, quando il fenomeno ha riacquistato importanza sociale, culturale e strategica», spiegano i curatori della rassegna cinematografica.

«È con la lente del cinema, quindi, che vorremmo ripercorrere questo interminabile ‘cammino della speranza’, non per trovare soluzioni a un problema che è ancora sui tavoli incandescenti dei governi del mondo e nelle gambe e le paure dei profughi, ma – concludono – per aiutare, aiutarci a comprendere meglio le ragioni e le angosce ‘dell’altro’».

Si comincia domani all’Auditorium Santa Chiara alle 16.30 con la proiezione, introdotta da Franco Vigni, de “Il toro” di Carlo Mazzacurati (Italia 1994) con Diego Abatantuono, Roberto Citran, Marco Messeri, Marco Paolini. A seguire (ore 18.30) “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati (Italia-Francia 1996) con Antonio Albanese, Tereza Zajickova, Silvio Orlando, Ivano Marescotti, introdotta da un intervento di Vincenzo Coli. Giovedì 30 marzo ancora all’Auditorium Santa Chiara alle 17 avrà luogo la tavola rotonda su “Popoli in fuga – Cinema e migrazioni” che vedrà confrontarsi, moderati da Giovanni M. Rossi, Gianluca e Massimiliano De Serio (registi), Giuseppe Gori Savellini (Visionaria), Paolo Martino (regista), Luca Verzichelli (docente), Armando Cutolo (docente). A seguire la proiezione di “Terra di transito” di Paolo Martino (Italia 2014) alla presenza dell’autore. La giornata proseguirà al Cinema Nuovo Pendola dove alle 20.30 saranno proiettate due pellicole, introdotte da Giovanni M. Ross e alla presenza degli autori: “I ricordi del fiume” di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia 2016) e, a seguire, alle 22.30, “Sette opere di misericordia” sempre di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia-Romania 2011) con Roberto Herlitzka,e Olimpia Melinte.