Il fil rouge che lega da sempre Siena e Roma oggi si mostra tra arte e Giubileo, nel segno di Vico Consorti
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“Non c’è dubbio che la mia presenza oggi qui a Siena sia legata da un filo rosso: il Giubileo. Un tema che, in qualche modo, unisce anche la figura di Vico Consorti, autore della Porta Santa. Ai Musei Vaticani conserviamo due calchi in gesso della Porta: uno più piccolo, in bronzo, è custodito nella Basilica di San Pietro, che naturalmente è la sede della Porta Santa originale”. Doppio appuntamento a Siena per Barbara Jatta, ospite oggi a Siena per l’apertura straordinaria della Scala Santa del Palazzo di San Galgano, adesso accessibile per visite guidate aperte alla cittadinanza. L’apertura consentirà alla collettività di conoscere questo monumento unico e particolare a cui si accede dalla Cappella della Madonna di Provenzano nell’attuale sede del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena. Le visite, organizzate in occasione dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco per il 2025, comprendono l’accesso alla Cappella della Madonna di Provenzano e alla raccolta di gessi della Gipsoteca Consorti.
E Barbara Jatta ha parlato stamani al Dipartimento di Scienze politiche e internazionali, in occasione della lezione organizzata dal professor Massimo Bianchi su Musei Vaticani e Giubileo 2025: “La panoramica offerta nella lezione di questa mattina ha riguardato soprattutto le iniziative giubilari che, come Musei Vaticani, abbiamo intrapreso. Iniziative che intendono condividere i valori del Giubileo attraverso collaborazioni con diverse istituzioni vaticane — dall’Archivio Apostolico alla Fabbrica di San Pietro, fino alla Biblioteca Apostolica Vaticana — ma anche con realtà differenti, come il Santuario di Pompei, il Polo Museale di Castel Gandolfo. I Musei Vaticani, infatti, sono un crocevia di relazioni non solo con enti religiosi, ma anche con istituzioni museali e accademiche, come in questo caso con Siena. Il nostro obiettivo è comunicare il valore artistico e storico delle opere, strettamente legato alla fede e alla devozione”. I musei vaticani sono i più noti al mondo e la direttrice si è detta soddisfatta dei numeri anche di un turismo religioso, diverso dai visitatori usuali: “Registriamo un afflusso crescente di pellegrini — lo vediamo chiaramente, anche attraverso le prenotazioni online, che sono sempre più numerose. A questo proposito, invito tutti a prenotare con anticipo tramite il nostro sito ufficiale, per evitare il fenomeno del bagarinaggio o altre distorsioni. e moltissimi sono i giovani. Abbiamo previsto aperture prolungate del museo per poter accogliere tutti, perché è proprio questo il nostro desiderio: aprire le porte a ciascuno, nel vero spirito del Giubileo”.
Spalla d’eccezione per Jatta e il professor Bianchi è stato il cardinale Augusto Paolo Lojudice: “L’arte qui a Siena è parte integrante dell’identità della città, lo sappiamo, lo vediamo, lo viviamo. Barbara Jatta rappresenta un punto di riferimento fondamentale: i Musei Vaticani sono forse il museo più noto e significativo al mondo. Portare qui il dialogo che essi rappresentano, e continuarlo — come già fatto con il professor Massimo Bianchi e con gli studenti — è un modo concreto per allargare gli orizzonti, aprire le porte, far uscire la bellezza e la ricchezza di Siena verso l’esterno, ma anche per accogliere nuove esperienze in città. Lo dicevo poco fa al rettore: è stata una giornata intensa, ricca, particolare — una di quelle che certamente ricorderemo”. Un nuovo dialogo tra arte, sacro e Chiesa, un impegno che proseguirà stasera a Casole d’Elsa: “Esatto, un’artista che arriva da lontano, con grande passione, parteciperà a un evento in un luogo suggestivo, la Pieve di Mensano — una delle più belle pievi che abbiamo. Sarà un’altra opportunità per offrire un momento di confronto, semplice e diretto, che stimoli la riflessione e tocchi mente, occhi e cuore. In tutto questo, rivedo sempre l’immagine che ho condiviso all’inizio del Giubileo: il primo Giubileo è quello interiore, un pellegrinaggio dentro se stessi. Occasioni come questa, con le loro riflessioni e strumenti di pensiero, sono un grande aiuto per compiere questo viaggio personale”.
“Un’iniziativa con la dottoressa Barbara Jatta, che ha parlato dell’evoluzione, nel corso della storia, dei Musei Vaticani: da semplice raccolta di opere d’arte a realtà capace di proporre attività culturali di altissimo livello. Il tutto in relazione anche al Giubileo Ordinario del 2025” ha commentato il professor Massimo Bianchi, che ha organizzato l’incontro nell’ambito del corso di Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa.
Nel pomeriggio l’iniziativa a palazzo San Galgano, adesso accessibile per visite guidate aperte alla cittadinanza. L’apertura consentirà alla collettività di conoscere questo monumento unico e particolare a cui si accede dalla Cappella della Madonna di Provenzano nell’attuale sede del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (DSSBC) dell’Università di Siena (via Roma 47). Le visite, organizzate in occasione dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco per il 2025, comprendono l’accesso alla Cappella della Madonna di Provenzano e alla raccolta di gessi della Gipsoteca Consorti.
L’evento inaugurale si è svolto alla presenza del Cardinale Augusto Paolo Lojudice, del Rettore Roberto Di Pietra, della Direttrice Generale dell’Ateneo, Beatrice Sassi e del Direttore del DSSBC, Enrico Zanini. Presente Barbara Jatta,Direttrice dei Musei Vaticani.
Nell’occasione si sono tenuti interventi di approfondimento e letture dantesche a cura di docenti dell’Ateneo senese ed è stata esposta una collezione di gessi dello scultore senese Vico Consorti, recentemente acquisiti dal DSSBC, tra cui spiccano i materiali relativi alla realizzazione della Porta Santa di San Pietro in Vaticano, eseguita dall’artista in occasione del Giubileo del 1950.
La Scala Santa, che fu benedetta nel 1710 come riporta l’iscrizione che sovrasta la porta, è collocata nella Cappella della Madonna di Provenzano, che si trova al pian terreno del Palazzo San Galgano e di cui si sta progettando un restauro e una rifunzionalizzazione.
Visite su prenotazione alla Cappella e alla Gipsoteca Consorti sono in programma alle ore 17 nei giorni: 18 aprile; 16 e 30 maggio; 13 e 27 giugno; 11 e 25 luglio; e sono curate dalle studentesse e dagli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici. Ulteriori aperture sono in corso di programmazione (contatti: cappella.sangalgano@unisi.it).