Sesto sigillo per il rione di Camollia dal 1950, anno in cui fu ripristinato il premio.
La Commissione per l’assegnazione del Masgalano, presieduta da Gabriele Bartalucci, ha conferito l’ambito riconoscimento alla Sovrana Contrada dell’Istrice, dopo le due Carriere che hanno visto la sua Comparsa distinguersi per eleganza, dignità di portamento e coordinamento durante la sfilata del Corteo Storico che precede il Palio.
Il raffinato e bellissimo Masgalano è stato offerto da Rosanna Bonelli detta “Rompicollo”, la prima donna fantino, nella storia moderna, ad aver corso il Palio, il 16 agosto 1957, e realizzato dalla figlia Chiara Flamini.
Questi i nomi dei rappresentanti nella Commissione: Gabriele Boschi (Aquila), Stefano Pieri (Bruco), Paolo Petreni, in sostituzione di Nicola Fineschi che ha valutato la Carriera di luglio (Chiocciola), Ferruccio Valacchi (Civetta), Federico Melai (Drago), Simone Cantelli (Giraffa), Armando Angiolini (Istrice), Francesco Romei (Leocorno), Luigi Beneforti (Lupa), Marco Meini (Nicchio), Nicola Pilli (Oca), Andrea Cancelli (Onda), Andrea Gonnelli (Pantera), Gabriele Bartali (Selva), Lorenzo Lorenzini (Tartuca), Marco Capannoli (Torre), Aldo Giannetti (Valdimontone).
I misuratori di bandiere e tamburi, per la Carriera dello scorso luglio: Marco Ceccherini (Pantera) e Francesco Carletti (Bruco); per quella di agosto sono stati Cesare Guideri (Tartuca) e Aldo Gessani (Torre).
Va ricordato che il nome è una derivazione dallo spagnolo “mas galante” ( “più elegante”). Esso consiste per antica tradizione ( parliamo del 1600) in un vassoio d’argento sbalzato, o un bacile.
Dopo una lunga interruzione, il premio è stato ripristinato nel 1950 per volontà del Comitato Amici del Palio. E fu proprio la Contrada dell’Istrice ad aggiudicarselo, nel 1950. L’idea di sostituire il tradizionale bacile con un prezioso oggetto-scultura che sfila nella passeggiata storica, nasce all’inizio degli Anni Ottanta dall’intuizione dell’intellettuale senese Aldo Cairola che volle fortemente questo radicale cambiamento nella tradizione del corteo per adeguare la dignità artistica del Masgalano a quella del Drappellone. Inoltre, il premio che veniva consegnato ad ogni Palio, è diventato invece il riconoscimento da cosnegnare alla migliroe comparsa dopo i due Palii dell’anno.
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