“I cristiani, quelli veri, il giorno dell’Assunta andando a Messa hanno rivissuto le grandi cose che ha fatto il Potente Dio nei confronti di Maria, sua Madre. Lui, Gesù è risorto per i nostri peccati. Se così non fosse credere in Lui sarebbe un perdere tempo e noi saremmo gente da rimpiangere. Ora la risurrezione non riguarda solo Cristo, ma tutti noi e l’universo intero. Di fronte a Cristo risorto anche il nemico più duro è stato vinto. All’umanità si spalanca la porta della vita . Tale liberazione in Maria è avvenuta con una fase tutta speciale di resurrezione, l’assunzione al cielo perché non avrebbe dovuto conoscere la morte Colei che ha messo al mondo l’autore della vita. Con la festa del Palio il giorno dell’Assunta quale parte finale e integrata della festa liturgica il popolo non si dissocia dalla fede cristiana, anzi, sottolinea maggiormente il significato della festa mariana e questo è confortato dalla benedizione nell’oratorio dii contrada e nel lodare in Duomo la Madonna Assunta. Pertanto come sta in piedi la nostra Festa se il Cencio che dovrebbe esaltare la grandezza di Maria non la riconosce e la ridicolizza? Questo avviene quando ci si allontana dalla descrizione di Maria che la chiesa ci tramanda. Viene di conseguenza per i credenti levare gli scudi contro qualsiasi tentativo di deturpare l’immaginario tradizionale del volto celestiale dei Maria. Un’immagine distorta da alcuni pittori ai quali era stato affidato il compito di disegnare i Palii. Coloro che erano lontani dalla nostra fede e dalla tradizione e storia della Festa dovevano essere i custodi delle nostre tradizioni e pensarci, ma così non è stato. Ed è per questo che sono insensate le frasi uscite dalle bocche di alcuni che non comprendendo la sofferta decisione dell’arcivescovo nel non benedire il Cencio lo hanno criticato. Non mi risulta che ci siano architetti ebrei a progettare moschee o musulmani a costruire sinagoghe e per eccesso non inviterei un meccanico o un falegname ad operare al cuore o ai polmoni. Lasciamo ad un credente cristiano a dipingere Maria per il palio del 16 agosto 2019”.
Don Tito Rovai*
*correttore della Giraffa
Parroco di Vico Alto e rettore del collegio dei correttori delle 17 Contrade
Riflessione raccolta da Cecilia Marzotti alla vigilia dell’incontro dei correttori delle 17 contrade