Sabato 13 giugno segna la data di vera, assoluta ripartenza per il turismo, bloccato – come ogni altro settore – dalla lunghissima chiusura dettata dalle misure per arginare la pandemia del Covid-19.
Tre mesi esatti di chiusura, dai quali usciamo con poche novità effettive. E non ne sono sorpreso, poiché era evidente che i tantissimi interventi e post che in questi mesi sono stati dedicati al turismo, rappresentavano soltanto un modo per passare il tempo, mentre eravamo costretti a stare chiusi in casa. Poche o nulla, invece, le risorse mentali ed economiche dedicate alla creazione di nuovi prodotti turistici che potessero tradursi in occasioni inedite ed innovative di viste nelle destinazioni nazionali, proprio adesso che in tanti – nonostante le difficoltà economiche che
taglieranno le vacanze di tante persone – avrebbero invece voglia di godersi qualche giorno di vacanza.
Per quella che considero la principale novità sul mercato del turismo, bisognerà attendere fino al 1° luglio, quando sarà possibile scaricare la nuova app “Feel Florence”, che era nata originariamente come uno strumento per governare i flussi turistici a Firenze e ridurre il cosiddetto fenomeno dell’overtourism, cioè dell’eccesso di turisti nel centro storico della città. Una app (ed un sito) davvero interessante, perché permetterà di informare i turisti sul grado di affollamento di una zona e suggerire – in caso di eccesso di presenze – mete ed itinerari alternativi. Naturalmente, per ritornare a grandi flussi turistici si dovrà attendere almeno un anno, ma già oggi “Feel Florence” sarà molto utile per vedere Firenze, con minore pressione di folla, al di fuori dei soliti itinerari.
Una novità già disponibile da qualche settimana è invece il nuovo sito turistico di Arezzo e dintorni (www.discoverarezzo.com) che ha inserito una originale chiave di lettura per una città – ed un territorio – che sta
assumendo un ruolo di protagonista sullo scenario turistico. Non i singoli temi classici, ma il “viaggio nel tempo” fra le varie epoche che hanno lasciato tracce e testimonianze importanti ad Arezzo, dagli etruschi fino ad oggi. Un percorso che parte inevitabilmente da Piero della Francesca, ma va avanti ed indietro nei secoli, attraverso attrazioni ed esperienze che mettono davvero voglia di partire.
Se invece – come tutti gli indicatori ci dicono – il desiderio più forte è quella di privilegiare una vacanza nella natura, dopo tante settimane costretti a stare a casa ed in città, ecco che il Centro Visite del Parco San Rossore a Pisa offre un catalogo di appuntamenti fra boschi, pinete, fattorie didattiche, mare (https://www.facebook.com/centrovisite.tenutadisanrossore), senza dimenticare la navigazione in battello lungo il fiume Arno, che collega appunto la città alle bellezze del parco.
Roberto Guiggiani
(foto di repertorio)