Inconferibile, non incompatibile: Massimo Mazzini rimane presidente del Siena Jazz

Siena Jazz non sembra trovare pace, vittima ancora una volta a distanza di pochi giorni  di errori o di schieramenti politici l’un contro l’altro armati: finita la (breve) era Di Cioccio – Cianti – Artese, in pochissimi giorni è stato nominato il nuovo cda. Dopo poche ore, però, viene evidenziata una incompatibilità nella nomina del nuovo presidente.

Eppure, Massimo Mazzini rimane alla presidenza del Siena Jazz: fresco di nomina da parte del sindaco Nicoletta Fabio, Mazzini risulterebbe dunque incompatibile esprimendo la ratio del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali secondo cui un ex assessore o consigliere comunale non può, per i 24 mesi successivi alla fine dell’incarico, ricoprire incarichi istituzionali. Eppure, con tutte le verifiche del caso effettuate in maniera capillare, Mazzini può rimanere al suo posto considerato che la sua nomina non è incompatibile ma inconferibile. Ecco dunque la soluzione, perché il presidente di Siena Jazz non percepisce alcun compenso e perché non avrà potere contrattuale e di firma, deleghe che saranno del cda ma non sue, fino alla nomina del nuovo direttore amministrativo. Di fatto, Mazzini sarà un presidente rappresentativo anche e soprattutto per la necessità di portare avanti le attività dell’accademia e fare in modo di non perdere preziose opportunità per docenti e studenti.

 

Katiuscia Vaselli