Dopo solo un mese dalla scoperta delle lesioni su alcune lastre presenti vicino al cornicione dei papi – nella zona del presbiterio – la Cattedrale di Siena è di nuovo tornata pienamente funzionante e sicura.
Un intervento accurato di consolidamento e restauro strutturale ha portato al completo ripristino degli elementi lapidei ed è dunque stato smontato il ponteggio presente anch’esso in prossimità del presbiterio.
A raccontare come sono svolti i lavori ‘lampo’, in un comunicato è l’Opera della Metropolitana. L’ispezione che ha portato alla scoperta, viene spiegato, è avvenuta a giugno. “Nonostante lo strato di polvere, è stata individuata una zona caratterizzata da numerose lesioni a carico di due lastre in travertino, e da altre più piccole: un danno da non sottovalutare, anche se sostanzialmente circoscritto”, si legge.
“Dopo le competenti ispezioni su funi da parte degli operatori di Edilizia Acrobatica Monumenti, è stato redatto un programma di intervento, in collaborazione con gli addetti dell’area tecnica dell’Opera della Metropolitana e dei suoi restauratori lapidei – prosegue il testo- . Contestualmente sono state attivate misure protettive per le persone, per il sottostante pavimento a commesso marmoreo e per la cripta, senza impedire il normale svolgimento delle funzioni liturgiche, sia durante il Triduo di San Giovanni sia per l’accesso alla cattedrale da parte dei visitatori anche dopo la scopertura straordinaria del pavimento”.
“Dopo una serie di rilievi di varo tipo e la stesura di relazioni progettuali, il 28 giugno, dopo aver debitamente informato la competente Soprintendenza, che ha approvato l’intervento, era già stato completato un ponteggio di servizio realizzato in soli due giorni da Edilcomit -continua il comunicato-. Il. collaudo del ponteggio non poteva essere più severo: il primo giorno di attività in quota a + 18 mt, una scossa di terremoto di 3,8 gradi ha obbligato il personale a scendere immediatamente, anche perché è tornato subito alla mente lo sciame sismico che ha interessato la città e, ovviamente, il complesso monumentale, nello scorso mese di febbraio”.
I”l giorno dopo, grazie alla disponibilità del Funzionario Sabap, architetto Liliana Mauriello, è stato effettuato un sopralluogo tecnico in quota, durante il quale sono state confermate le proposte progettuali predisposte dall’Opera, sostanzialmente limitate ad attività conservative, per risarcire le fratture e consolidare gli elementi lapidei. Dal 29 giugno in poi, il personale dell’Opera e dell’edilizia acrobatica si è fortemente impegnato per rispettare il programma di lavori concordato con la competente Soprintendenza e, dopo sole quattro settimane, con la smontaggio del ponteggio, è stato possibile restituire ai cittadini e ai visitatori la Cattedrale pienamente funzionante e sicura: un accurato intervento di consolidamento e restauro strutturale degli elementi lapidei lesionati del cornicione dei papi, portato a termine in così breve tempo, attesta la competenza, la capacità e la passione con la quale tutto il personale adempie alle finalità di conservazione, manutenzione e restauro di beni di incommensurabile valore artistico e religioso”, si legge ancora.