L’opera del macchiaiolo Giovanni Fattori, i bozzetti di De Chirico, capolavori del Sassetta, di Pietro Lorenzetti, di Sano di Pietro, del Beccafumi. E ancora quadri che testimoniano i cambiamenti in piazza del Campo dalle cacce dei tori cinquecentesche fino ai Palii settecenteschi e ottocenteschi. E poi la possibilità di vedere da vicino una copia dell’atto di fondazione della Banca Monte dei Paschi del 1472 e anche la lettera che Giuseppe Garibaldi scrisse nel 1875 affermando di non avere il denaro necessario per pagare le tasse.
Mps ha aperto le porte della propria sede storica attraverso l’iniziativa “Invito al Monte”, grazie alla quale tanti senesi e turisti hanno avuto modo nella giornata di sabato di ammirare la preziosa collezione d’arte che si trova nella Rocca. L’intera collezione custodita da Banca Mps è composta da oltre 30mila pezzi, che sono stati acquisiti nel corso dei secoli. Sabato in 350 si sono presentati in piazza Salimbeni (era il numero massimo consentito di visitatori) per prendere parte a questa iniziativa che d’ora in avanti verrà svolta una volta al mese. Dalla Rocca fanno sapere che “Mps considera il suo straordinario patrimonio artistico un tesoro da condividere con la comunità in cui opera e con questa serie di aperture straordinarie mensili vuole dare l’opportunità a chi lo desidera di visitare il museo e conoscere i capolavori che custodisce”. All’iniziativa ha preso parte anche il Siena Jazz, con musicisti che hanno allietato ancor più la giornata di tutti i presenti.