Cultura

La cultura messicana dei morti nella Basilica dell’Osservanza. Padre Domingo: “El Dia de los Muertos è per noi un momento da condividere”

Un altare ricco di colori e di teschi sorridenti: non è un gioco e nemmeno un addobbo di Halloween ma, secondo la cultura messicana, questi oggetti rappresentano un vero e proprio punto di incontro con i nostri cari che non ci sono più. Chiunque abbia visto la scena iniziale del film di 007 Spectre, lo sa bene. Alla chiesa francescana dell’Osservanza, infatti, è possibile visitare l’altare, allestito da Padre Domingo, parroco del convento, por el Dia de los Muertos. Domingo Plata Perez, nato a Monterrey, è un frate francescano, che nel 2007 è arrivato a Siena e dallo scorso anno ha deciso di condivedere la cultura messicana con la comunità senese.

“Ho pensato che far conoscere le nostre usanze fosse una cosa bella – commenta Padre Domingo -. L’Europa, dal punto di vista culturale, mi ha arricchito tantissimo quando sono arrivato e allora ho voluto condividere con tutti questo bellissimo altare. Il rapporto con i morti in Messico è una cosa molto bella e ci piace viverlo in maniera serena, pensando ai nostri cari in un’altra dimensione, ma con le stesse passioni che avevano qui. Il nostro altare, per esempio, è dedicato ad un nostro frate francescano, venuto a mancare poco tempo fa, che lavorava come segretario all’università a Roma. Infatti, accanto alla sua foto abbiamo messo una macchina da scrivere e una moka per il caffè che lui amava”.

Pupazzi di cartapesta, fiori e teschi di zucchero rubano, ovviamente, la scena, anche per la figura che rappresentano. In Messico, infatti, il teschio viene visto come una cosa positiva, che rappresenta i nostri cari. Non solo gli addobbi, ma sull’altare si possono trovare anche cibi, bottiglie di vino o di tequila, sigarette o un qualsiasi oggetto che possa riportare al defunto.

“Sotto la nostra pelle abbiamo il teschio – spiega Padre Domingo – ed è ciò che resta di noi quando ce ne andiamo nell’altra dimensione. Per questo, ci piace rappresentarlo con il sorriso, magari anche davanti ad un bel bicchiere di tequila e una chitarra, la cui musica crea un clima conviviale e di gioia”.

San Francesco, parlava della sorella morte, ossia il ponte che avvicina la persona a Dio nel mondo celeste. Una lettura a cui i messicani danno grande importanza, tanto da considerare la morte come un appuntamento importantissimo ed anche per questo motivo, è possibile trovare gli scheletri vestiti nel massimo dell’eleganza. Uno scambio culturale importante, che arricchisce chiunque passi dall’Osservanza.

Pietro Federici

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