Esce “La guerra dei cento anni”, di Duccio Balestracci, nelle edizioni del Corriere della Sera. E anche online.
A scuola, quando cercavano di insegnarci la Storia, questa era una delle pagine che più facevano impazzire: una guerra (l’ennesima) ma durata, questa volta cento anni (anzi, fra combattimenti e interruzioni, addirittura centosedici). C’era da perderci il capo in quel guazzabuglio di re francesi e inglesi (ma poi anche castigliani) che se le dettero di santa ragione dal 1337 al 1453. C’era dentro di tutto: Giovanna d’Arco, Enrico V ad Azincourt (“noi pochi, noi felicemente pochi; noi manipolo di fratelli”. Shakespeare. Emozione e commozione), gli arcieri inglesi che facevano strage dell’orgogliosa cavalleria aristocratica francese, i ribelli di Parigi, i borgognoni e gli armagnacchi. C’era perfino quel mattoide (che poi, a ben guardare, tanto matto non era e forse la sua ragione l’aveva) di senese che diceva di essere il vero re di Francia e, infatti, fu fatto sparire nel nulla.
Un groviglio: non una guerra, ma un grappolo di guerre che coinvolse tutta l’Europa della fine del Medioevo e alla conclusione del quale (l’ultima raffica di Bordeaux: il 17 luglio del ’53, quando l’esercito inglese si trovò davanti trecento bocche da fuoco francesi che lo devastarono mettendo, di fatto, fine al conflitto) nacquero la Francia e l’Inghilterra moderne.
La complessa vicenda è ricostruita, nel numero 7 della serie “Grandangolo. Le guerra nella Storia” in edicola da giovedì 7 luglio con il Corriere della Sera (La guerra dei Cent’anni), da Duccio Balestracci. Nel volumetto, la narrazione degli avvenimenti, ma anche le schede sui protagonisti, le armi, gli eserciti e le battaglie cruciali, oltre ad una serie di indicazioni per chi vuole approfondire.
E se non fate in tempo a prenderlo in edicola la vendita prosegue on line.