“Marte e oltre. La storia e la sfida della ricerca della vita nello spazio” è il titolo dell’iniziativa che ha avuto come relatrice l’astrofisica Daria Guidetti e che si è svolta nel complesso in via Mattioli nel giorno dedicato all’importanza delle donne nella ricerca scientifica. Oltre ad essere un’astrofisica Guidetti è anche divulgatore scientifico, è autrice e presentatrice della trasmissione televisiva “Destinazione spazio”; nella conferenza senese ha parlato dell’esplorazione di Marte, reale e fantastica, dalle prime osservazioni di Schiaparelli dai tetti di Brera fino ai recenti programmi spaziali, un viaggio di 150 anni che ha visto la ricerca italiana più volte protagonista.
Daria Guidetti ha parlato dell’importanza dell’acqua per capire il clima e la geologia su Marte e della ricerca di forme di vita nell’universo. “L’incontro è andato benissimo, sono molto contenta – ha dichiarato l’astrofisica al termine del suo intervento –. In questa conferenza abbiamo fatto un viaggio lunghissimo parlando di Marte, di esopianeti e di tutto quello che stiamo facendo per scoprire una possibile vita nello spazio sottolineando il ruolo sempre più rilevante rivestito dall’Italia, dall’industria aerospaziale e dalla ricerca scientifica tecnologica italiana. Adesso c’è tanta Italia nello spazio. Abbiamo appena lanciato il satellite Cheops dell’agenzia spaziale europea che andrà a caccia di esopianeti e nel quale c’è molta Italia a bordo. Cheops andrà a misurare le dimensioni di questi pianeti al di fuori del sistema solare e ne scoprirà di nuovi, mentre questa estate ci sarà poi anche la seconda parte del programma spaziale europeo che riguarda Marte, e anche lì c’è tanta Italia. C’è un grande fermento spaziale”.