Bilancio sociale per l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “San Giovanni Bosco ” di Colle Val d’Elsa. Un esperimento di rendicontazione sociale che, come spiega la professoressa Serena Cortecci, «pur non essendo al momento obbligatorio, lo scopo è quello di rendere la scuola sempre più legata al territorio e in relazione con soggetti portatori di interesse con cui interagisce». Anche per il preside Marco Parri il bilancio sociale, l’Isituto colligiano è uno dei primi della provincia di Siena a realizzarlo, e è un modo attraverso il quale la scuola racconta le proprie esperienze, un esperimento di rendicontazione sociale anche in chiave di restituzione sia agli alunni, sia alle famiglie.
E in tema di legame con il territorio, il Liceo Economico Sociale (Les) del San Giovanni Bosco, ha presentato i propri progetti di Open Coesione. «L’iniziativa – continua Cortecci, coordinatrice del progetto – nasce da una collaborazione ormai consolidata con il centro Europe Direct di Siena che anche quest’anno ci ha supportato nel progetto A scuola di Open coesione, nel corso del quale i ragazzi della 3CP del Les hanno monitorato l’utilizzazione dei finanziamenti europei attraverso i quali è stata realizzata la pista ciclo-turistica che collega Colle e Poggibonsi». Un lavoro grazie al quale «i ragazzi hanno analizzato gli open data messi a disposizione dal sito opencoesione.gov.it, e raccolto ulteriori informazione con interviste sula campo agli utilizzatori e agli amministratori».
Infine, I ragazzi del Les sono intervenuti a Mediterraneo Downtown a Prato presso il Museo del Tessuto. Gli studenti della 5CP e i rappresentanti d’istituto, accompagnati dalle professoresse Serena Cortecci e Loredana Mancini, hanno preso parte all’ inaugurazione del festival in uno spazio che è stato dedicato alle scuole secondarie di secondo grado. Sono intervenuti gli studenti Amedeo Verniani e Giorgio Goretti nella sezione “Mediterraneo anch’io” per raccontare esperienze e progetti della scuola sull’inclusione e la multiculturalità, offrendo spunti di riflessione sulla necessità di creare una società che abbia interesse non alla creazione di muri, ma di ponti in grado di abbattere i muri interni del pregiudizio e della paura dell’altro. «Questo il significato profondo del progetto “Colle-ga- menti” – conclude Cortecci – che ha consentito di allestire uno spazio multiculcturale all’interno della scuola che è divenuto un luogo di aggregazione sociale e culturale della comunità, grazie alla realizzazione di iniziative aperte e in collegamento con gli altri spazi della città, come la biblioteca comunale. Il calendario degli eventi è consultabile sul sito della scuola».
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