Dopo aver raccontato la storia, le curiosità e le stranezze nei toponimi di Siena, conducendo il lettore per mano tra le strade cittadine, alla ricerca delle origini dei loro nomi nello “Stradario/StraNario” (Betti Editrice, 2004), Cresti e Martellucci tornano a parlare della città attraverso le sue strade, con uno studio accurato sui cambiamenti nella toponomastica avvenuti dopo l’Unità d’Italia. A presentare il libro la giornalista Katiuscia Vaselli e Francesco Ricci, docente di lettere al Liceo Classico “E. S. Piccolomini”. Coordina Luigi Oliveto, membro del CDA della Biblioteca.
In settant’anni l’Italia, da “espressione geografica” diventa una nazione, per farla tale ci sono volute tre guerre d’Indipendenza e una Guerra Mondiale, con personaggi e storie che entrano a far parte della memoria collettiva del Paese e della quotidianità dei suoi cittadini. Nessun vissuto quotidiano poteva elaborare e mantenere costantemente la memoria di questi eventi e di chi ne era stato protagonista come l’intitolazione delle strade a battaglie, sovrani, eroi che avevano fatto l’Italia.
Siena non fu immune da questo cambiamento epocale. Anche qui si assistette all’irruzione massiccia di nomi di personaggi ed episodi che cancellarono il funzionalismo che aveva contraddistinto fino ad allora l’odonomastica. Le strade del centro persero le storiche denominazioni per intitolarsi a martiri, eroi e battaglie con scelte non sempre condivise. Tra trasformazioni e ripensamenti, questo libro racconta le continue riscritture della memoria urbana, dal Risorgimento alla riscoperta degli antichi nomi del Medioevo.
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