La protesta di uno dei più apprezzati prodotti tipici senesi, indignato per l’immagine della piadina in Piazza del Campo, minaccia: “Vo’ al Colosseo e mi ci metto nel mezzo”.
Io so’ abituato alla tradizione! Mi garba vedecci il mantello della Vergine o al massimo una nicchia, mi garba contà gli spicchi e no perché ci possa sta bene un arancio eh, sennò ora ci s’infila ogni strullata che passa pe’l capo. Mi garba vedecci la verbena, mica l’insalata! Che a pensacci bene ci sta crescendo per davvero… Al massimo, se proprio bisogna giocà co’ prodotti tipici, mi ci posso mette io. Mi ci si sistemo da parte, un poinino pe’ sbieco e il gioco è bell’e fatto. Insomma, un’ so se mi so’ spiegato bene, ma a me questa gazzillorata della piada nel Campo m’è un po’ rimasta sulle mandorle.
Un’ voglio fa il polemico, ma qualcuno s’è reso conto di quanto sia increscioso il fatto? Mi ritengo indignato, oltraggiato, imbuzzito! La piadina in Piazza del Campo… E io no?! Sie, ovvia, un’ me ne frega nulla dell’immagine della Festa, tanto ormai c’hanno infilato da tutte le parti e si sembra più strulli di quello che siamo, tra sigarette, videogiochi e pubblicità siamo diventati come il prezzemolo: si spunta da tutte le parti, ma nel verso sbagliato! Ma io vorrei capì come mai in Piazza c’hanno messo una piadina stinta e invece a me, bello gadollo e zipillo di roba bona, un c’ha pensato nessuno!
Vorrei capì perché da fori vengano a ruzzà nel posto nostro e noi che ci s’ha a disposizione uno ganzo come me, si sta a gingillassi e a fassi piglià pe’l panpepato. Che Siena è un bel boccon da ghiotti s’era capito, però, cittini mia, un si può mica fa’ come la sora Camilla eh (che tutti la vogliono e nessuno la piglia, per quelli disinformati)! Ora mira che fo’, piglio e mi metto nel mezzo al Colosseo, bellino tondo come me, guarda, ci fo’ una figurina che ricciarelli, cavallucci e cantucci vanno a morì affogati nel vin santo! Vedrai bisogna inizià a fa’ così, tanto qui da noi un se ne cava le gambe, io piglio e me ne vo’, eh già, vo in erasmusse, fo’ il prodotto tipico in fuga! Vo in America, tanto lì so tutti bellini zeppi e la roba bona gli garba parecchio, mica come questi rintronati: le star di Ollivudde fanno la dieta mediterranea e qui ci so le file di sett’ore pe’ mangià un panino senza alzà le mele dalla macchina.
Poi qualcuno addetto ai lavori mi dovrebbe spiegà che buriana è successa con quelli di Masterchef. Più che altro, vorrei capì perché a nessuna mente eccelsa è venuta l’idea di fammi conosce agli chef stellati, Cannavacciuolo si sarebbe trasferito qui solo pe’ avemmi a pranzo tutti i giorni, visto che dalle mi’ parti ormai mi invitano solo a Natale e mi tengano nelle vetrine a piglià la polvere. Pora Sienina mia, con tutta la roba che c’avresti per fa’ morì quell’altri d’invidia… Altro che piada! Ovvia, ora lo sai che fo’? Siccome so il più ganzo di tutti, piglio, emigro… e vi vo nel ventitrè!
Gnamo, fo’ le valige…
Tante care cose,
Il Panforte
(Arianna Falchi)