Ci sono storie che diventano legami indissolubili e Siena racconta, nella sua lunga storia, di amori viscerali nei confronti della città e delle sue Contrade. Approcci timidi che si trasformano in sentimenti di passione e amore: questo è l’effetto che Siena e le sue Contrade fanno su moltissime persone. Compresi tantissimi artisti che nel tempo hanno scritto, cantato, dipinto questo territorio inevitabilmente dirompente nella sensibilità umana.
E’ stato così anche per l’artista inglese Emma Sergeant, donna eclettica e vorace di spunti e tecniche tradizionali ma sempre nuove da usare anche insieme, contemporaneamente su una stessa tela, per un risultato profondo e d’impatto.
L’artista, peraltro amante dei cavalli e questo, alla fine, è l’anello che congiunge le parti della storia, ha conosciuto Siena e in particolare la Contrada della Tartuca attraverso Nicholas Zoullas, tartuchino che abita a New York. Di lì è stato un crescendo che ha portato, dopo un anno e mezzo di lavoro, alla mostra che si inaugura domani negli spazi museali della Contrada.
Dall’idea della mostra di Emma Sergeant nasce il progetto di più ampio respiro “Sul tetto della città – La cultura in Castelvecchio”: un’esperienza di collaborazione fra Istituzioni, finalizzata alla rappresentazione, promozione e condivisione di caratteri culturali e storici distintivi, che sfocia in un mosaico di molteplici proposte culturali.
Ci sono angoli di cultura, arte e sapienza, che la storia ha affidato, da secoli, a quella parte di territorio identificata come la culla della “senesità”. Per la prima volta, questi tasselli dal valore inestimabile si uniranno per andare a comporre un’iniziativa, che ha lo scopo di rivelare un ingente patrimonio umanistico. “Sul tetto della Città – La cultura in Castelvecchio” è il titolo del progetto che un vero e proprio “condominio” di Istituzioni intende promuovere, a dimostrazione di un proficuo dialogo percorso di collaborazione culturale. Il Rione diviene così un luogo di produzione ed espressione, in cui può avere luogo un ricco calendario di eventi che nella loro autonoma consistenza e rigorosità si compongono in un mosaico i cui confini spaziano ben oltre quelli fisici. La Contrada della Tartuca non solo identifica il luogo ma fortemente identifica la sua forte volontà di aprirsi al mondo per accogliere il presente pur volendo rimanere attenta custode delle sue ricchezze che la contraddistinguono; tutte le Istituzioni che partecipano caratterizzano il cartello multidisciplinare di proposte. La Rassegna sarà presentata Venerdì 4 maggio alle ore 18. Da tale data, fino al 16 giugno il Museo della Contrada della Tartuca ospiterà presso la propria sede museale in Via T. Pendola, la mostra di pittura “Touch the Spirit” dell’artista londinese, di fama internazionale, Emma Sergeant. Il ricco calendario di iniziative a sfondo culturale (dettagliato nel programma allegato), si delineerà nei giorni 4, 5 e 6 maggio, ed a seguire il 19 maggio. Si svolgeranno, nella zona compresa fra via Tommaso Pendola e Piazza Sant’Agostino, molteplici attività per offrire agli interessati l’opportunità di prendere parte ad una serie di visite guidate in ambito artistico e scientifico, di partecipare a concerti presso la Basilica di S. Agostino e ai laboratori organizzati nello spazio antistante il Prato, all’interno del quale, contemporaneamente, avranno luogo, in due giorni diversi, una degustazione di vini e uno Street Food. Prendono parte alla rassegna l’Accademia dei Fisiocritici, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci, l’Orto Botanico dell’Università di Siena, l’Accademia del Fumetto, l’Art Institute, l’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, il Sistema Museale Universitario Senese ed il Museo di Strumentaria medica, l’Accademia Musicale Chigiana (che ha inserito nel cartello programmatico la chiusura del Micat in Vertice): pariteticamente coinvolte nel progetto, tutte avranno ampio spazio all’interno del dettagliato programma. La rassegna di espressioni artistiche vanta il patrocinio del Comune di Siena, che fin da subito ha compreso l’ambizioso progetto di condivisione di intenti messo in atto. A completamento dell’iniziativa, il giorno 19 aprile vi sarà uno spazio dal titolo “Mauro Barni, la Contrada, la Città, il Mondo”, volto a ricordare l’indimenticato tartuchino, che forse più di tutti avrebbe potuto condividere un progetto di questo tipo.
Ecco il programma dell’intero fine settimana: