Legambiente Siena, a firma del suo presidente Francesca Casini, interviene in merito alla chiusura del centro civico La meridiana. “Con rammarico – dicono dall’associazione – abbiamo saputo della chiusura del centro civico La Meridiana. Il circolo Legambiente Siena insieme ad altre realtà associative da anni ha la propria sede all’interno del centro civico la Meridiana, la cui gestione era portata avanti dal comitato Siena 2 di cui facciamo parte come associazione del territorio di San Miniato. Oggi purtroppo la notizia della chiusura della sede ci arriva del tutto inaspettata visto che non avevamo avuto dal Comitato nessuna comunicazione in merito. Sapevamo delle richieste fatte per un incontro con gli uffici comunali per concordare il rinnovo del contratto ma non avevamo idea che ci sarebbe stato un epilogo di questo tipo. Purtroppo questo crea all’associazione e alle altre presenti, un grave problema, in quanto perdiamo un luogo dove generalmente ci riunivamo e avevamo predisposto una
postazione dotata di pc e stampante da noi acquistati. Al momento nella sede abbiamo il nostro archivio associativo e tutto il materiale per la didattica e per le varie iniziative”.
Ancora Legambiente Siena: “Molto è stato fatto in questi anni anche in collaborazione con l’amministrazione, per ricordare alcune cose segnaliamo la collaborazione alla prima fase di progettazione del recupero del boschetto, la collaborazione alla creazione della zona dei frutti dimenticati, iniziative e bandi insieme anche al Comune, organizzazione di almeno tre edizioni di Puliamo il Mondo nel quartiere insieme al Comitato Siena 2, la sezione soci Coop ed il gruppo Giovani Senza Frontiere e tanto altro ancora. Abbiamo conosciuto molte realtà associative che hanno sempre animato la Meridiana”.
Da Legambiente si chiedono: “Perché siamo giunti a questo punto? Non sarebbe opportuno definire un incontro con tutte le associazioni, così da capire le esigenze di ognuno e riuscire a trovare una mediazione che eviti la chiusura definitiva della sede? La quota di rimborso spese che veniva versata permetteva alla nostra associazione di sopravvivere e di poter fornire al cittadino un punto di riferimento per trovarci. La pandemia ha interrotto tutte queste attività ma crediamo che sia importante avere in città un luogo di aggregazione delle associazioni del territorio e del quartiere. Speriamo in una risposta dell’amministrazione che ci possa chiarire come poter risolvere questo problema possibilmente in tempi brevi perché per una associazione una sede è fondamentale”.