Bici d’epoca, maglie di lana, barba e baffi curati e lo scenario immortale delle strade bianche senesi: l’anima popolare del ciclismo prende nuovamente forma a Gaiole in Chianti, che accoglie i novemila appassionati dell’impresa nel weekend de L’Eroica.
Da cinquantadue nazioni arrivano coloro che, tra domani e domenica, sfideranno la bellezza della fatica nei percorsi tra il Chianti e la Val d’Orcia. “Tutto il mondo viene qui per prendere parte ad una festa fatta di abbracci – dice il sindaco Michele Pescini – .Io tendo a sottolineare il sentimento che si respira e che ci ha fatto diventare famosi nel mondo: è un’atmosfera che quando viene sentita non si riesce ad abbandonare più. Noi siamo felici perché consapevoli di tramandare un patrimonio. Siamo custodi: questo rende meglio la nostra idea”
“Vengo qui da dieci anni. Le persone sono fantastiche”, afferma John, un newyorkese. “Qui l’aria è incredibile – sottolinea invece Adam, di Melbourne – . Ho incontrato una persona friuliana. Mi ha detto che faceva il ciclista e mi ha prestato il suo mezzo. Oggi sono qui per la prima volta”.
Due le ‘tappe’: una da 209 chilometri, che toccherà tutte le aree della provincia; l’altra da 132 che si snoderà tra il Chianti, le Crete e la Val d’Arbia. L’occasione è anche quella per visitare la ciclofficina Luciano Berruti, dedicata al simbolo per eccellenza della manifestazione che è scomparso qualche giorno fa. Ogni pezzo della ciclofficina è stato trasportato dal comune savonese di Cosseria e riposizionato in una stanza di Casa Eroica.
“Berruti ha costruito questo mondo e questo è il suo microcosmo – afferma Stefano Di Bello, Opera Laboratori -. I nostri tecnici hanno smontato la struttura in modo filologico. Poi è stata ricostruita. Ci piace immaginare Luciano in un mondo fatto di passione, ricerca, attenzione al dettaglio, conservazione della tradizione. Ma anche un mondo fatto di lavoro, costruzione. Proprio di un’idea, di stile. L’officina Berruti si ricongiunge con Casa Eroica con una finestra, che crea un’osmosi temporale. Un collegamento tra passato e futuro”.
Di Bello poi parla della collaborazione tra Opera e Casa Eroica: “Con loro abbiamo intrapreso un progetto. Ci siamo lasciati contaminare da questo spirito. Ed in loro abbiamo letto in una matrice di marketing territoriale, turismo culturale. Così abbiamo creato un rapporto capace di creare un territorio”.
“Qui si pedala davvero. Che ognuno se lo ricordi. Sulla base del proprio fisico le persone da domattina saranno a fare un’impresa, quella della vita. Il percorso di lungo de L’Eroica è la cosa più dura da fare in una giornata”, dice infine l’ideatore Giancarlo Brocci
KV
MC
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