Il 14 luglio 1944, le truppe francesi che erano in città dal 3 luglio, giorno in cui Siena viene liberata dai tedeschi, per celebrare la loro festa nazionale organizzano una grande parata nel Campo. Sono presenti i comandanti dei vari eserciti: il maresciallo inglese Alexander, il comandante della V° armata statunitense Clark, il francese Juin, i Capi di Stato Maggiore Harding, Carpentier, Gruenther e il rappresentante del governo sovietico Bogolomov. Le cronache ci descrivono un giorno di festa a cui prendono parte, si dice, diecimila persone ad assistere alla sfilata di militari e mezzi armati che creavano perfette coreografie nella Piazza: “in semicerchi concentrici a raggi ineguali, le masse della fanteria, dell’artiglieria e dei carri armai; e sul diametro le bandiere, gli stendardi e le loro guardie d’onore in guanti bianchi”. Sfilano anche le truppe marocchine, che erano entrate in Siena il giorno della liberazione e le ausiliarie. Ci sono le bande musicali degli eserciti che intonano la Marsigliese mentre sulla Torre del Mangia sventola la bandiera francese. Ci sono le Contrade che con una grandiosa sbandierata salutano le truppe alleate. Le autorità senesi assistono alla parata anche se il Commissario Prefettizio Ciampolini si rifiuta di salire sul palco delle autorità fino a quando il tricolore italiano, tolto il giorno prima dalla porta del Comune, non viene issato in Piazza insieme a quello francese, alla bandiera inglese, a quella russa e americana. Il clima è comunque festoso anche se la guerra non è certo finita: San Gimignano è stata liberata solo il giorno precedente, il 14 luglio si combatte a Poggibonsi.
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