In principio è stata l’Università Heinrich Heine di Düsseldorf, ma l’adesione a WissXit (che unisce le parole “Wissenschaft”, ovvero “Scienza” ed “Exit”, stando a significare appunto l’uscita da X delle istituzioni accademiche, sul calco del termine Brexit) ha guadagnato presto il sostegno di decine di altre istituzioni accademiche, oltre cinquanta in tutta Europa e da oggi anche l’Università per Stranieri di Siena si aggiunge all’elenco degli atenei che lasciano la piattaforma X, una “protesta contro la crescente radicalizzazione del discorso e la diffusione incontrollata di contenuti populisti di estrema destra, disinformazione e discorsi di odio”. In una dichiarazione congiunta, le istituzioni hanno affermato che l’uso di X è in contraddizione con i loro valori fondamentali, come la trasparenza, l’integrità scientifica e il cosmopolitismo. La decisione di abbandonare la piattaforma è stata presa dopo un’attenta valutazione delle recenti modifiche apportate a X, che hanno sollevato preoccupazioni significative tra le comunità accademiche.
Oggi un unico punto all’Ordine del giorno nelle stanze di Piazzale Rosselli, punto che ha ricevuto “voto unanime e favorevole” ha commentato il rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari: “Nei prossimi giorni renderemo note le motivazioni, che non sono lontane da quelle delle unievrsità tedesche ed europee che hanno scelto di lasciare la piattaforma di Elon Musk”.
K.V.
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