“Lungi dal rivelarsi una misura di razionalizzazione della spesa pubblica, l’accorpamento della storica Soprintendenza di Arezzo, voluta dal precedente Governo, con quella di Siena – Grosseto, con sede a Siena, ha reso più difficile lo svolgimento delle azioni sia di tutela sia di collaborazione istituzionale necessarie fra l’altro per l’aggiornamento degli strumenti urbanistici. Una forma originale di ‘autolesionismo istituzionale’, che concreta un vulnus all’articolo 9 della Costituzione, atteso che i beni culturali rappresentano una risorsa primaria del Paese, unica al mondo, la cui tutela e valorizzazione possono contribuire alla crescita economica e occupazionale dell’Italia”. Così, in una nota, i deputati di Forza Italia Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai, che hanno presentato uninterrogazione al Governo.
“Momentaneamente, inoltre, ad Arezzo l’ente è affidato al Soprintendente di Firenze, che – nonostante il suo grande e pregevole impegno – subisce un evidente, oggettivo e sensibile aggravio del suo lavoro. Chiediamo pertanto al ministro dei Beni e delle attività culturali – aggiungono – se intenda recepire le istanze provenienti dalle Istituzioni locali e segnatamente tenere conto della richiesta della presidente della Provincia di Arezzo per la ricostituzione della soprintendenza ad Arezzo e se non ritenga opportuno conferire le competenze in capo alla Soprintendenza di Arezzo a un altro dirigente, in conseguenza dellalta mole di lavoro ora a carico del suddetto Soprintendente di Firenze”.