Numeri record per il Santa Maria della Scala che cambia e si riprende un ruolo centrale. Ma cambia anche il direttore

Numeri alla mano, il Santa Maria della Scala anche nel 2018 conferma il suo trend di crescita. Tutti gli indicatori registrano, infatti, un segno ampiamente positivo, anche dopo un anno record come il 2017. Sono state 203.274 le presenze complessive, fra percorso museale permanente (169.218) e le mostre temporanee con biglietto separato (34.057), con un incremento rispetto al 2017 del 29,20%. Il direttore Daniele Pitteri in tre anni (è qui dal febbraio 2016) può vantare di aver raggiunto grandi risultati. Ed ha quindi soddisfatto le altrettanto grandi aspettative che la città aveva nei suoi confronti, considerando il suo curriculum. Finalmente il Santa Maria della Scala funziona, ha un suo, importantissimo, ruolo nella città e l’identità che spetta a un grande complesso museale. Ora siamo alla fine del mandato, La Nazione e il Corriere di Siena hanno anticipato nei giorni scorsi che è possibile (oggi data per certa) una proroga del direttore fino a marzo, poi il sindaco De Mossi deciderà ma se di marzo si parla, sembra evidente la volontà del primo cittadino di cercare un nuovo direttore.

Quindi Pitteri è disposto a rimanere per due mesi, proprio in un periodo delicato in cui si aprono concorsi e si liberano posti per i grandi professionisti della cultura?

“Rispetto le anticipazioni e le interpretazioni dei giornali, qualcuna tuttavia è un po’ ardita e non corrisponde al vero. Sono in attesa di un secondo colloquio con il sindaco per definire il futuro prossimo, così come siamo rimasti d’accordo. Certamente il settore dei musei è in fibrallazione, so che molti miei colleghi, anche più titolati di me, nutrono giuste e motivate aspirazioni. Alla fine dell’anno, probabilmente, avremo una geografia  molto diversa non solo dei grandi musei italiani, ma di tutto il comparto. Quindi non posso ancora rispondere alla domanda che lei mi pone, anche se contiene delle possibili risposte”.

Direttore, quali i mesi più importanti per il complesso museale?

“Il mese record è stato naturalmente agosto in cui si sono superati i 21 mila visitatori, ma è significativo che da marzo a ottobre si siano registrati ingressi sempre superiori ai 10 mila e da aprile a settembre costantemente sopra i 15 mila”.

L’impostazione data negli ultimi anni è riuscita nell’intento di far avvicinare anche i cittadini senesi che, prima, non conoscevano così bene il Santa Maria…

“Le visite dei residenti sono cresciute del 23,7 % rispetto all’anno precedente, così come crescono le presenze alla rassegna SMS Live programmata tutti i giovedì in occasione del giorno lungo di apertura (+ 44,62%) e le presenze agli eventi speciali (+ 185,71%), che tuttavia sono stati quantitativamente superiori rispetto a quelli del 2017”.

Oltre alla biglietteria unica che ha di certo un enorme merito, l’intuizione dei gestori e della direzione del museo ha garantito la destagionalizzazione delle visite con offerte che, soprattutto nei mesi invernali, rendono protagonisti i senesi di ogni età e sono anche occasione di formazione per i bambini e per i ragazzi delle scuole. Inoltre, convegni e grandi iniziative che spaziano dal turismo all’enogastronomia (tra pochi giorni il Santa Maria ospiterà Wine&Siena e poi l’evento con Qualivita per le Indicazioni Geografiche)…

“Sì infatti, oltre alla rassegna SMS Live, fra gli eventi proposti dal Santa Maria vanno ricordati il “Festival della Crescita”, il “World Tourism Unesco”, i convegni “Tutela dei Monumenti Verdi” e “L’arte del Gusto e del Vivere in Toscana”, promosso dalla Regione a conclusione dell’Anno del Cibo Italiano; il ciclo di incontri e mostre bibliografiche realizzate in occasione del Centenario di Giuliano Briganti. Il Santa Maria della Scala ha inoltre aderito alle iniziative nazionali “La Notte dei Musei”, “La notte dei Ricercatori”, “Le Notti dell’Archeologia” e “La Giornata del Pianeta Terra”, realizzando eventi ad hoc per ciascuna di esse, mentre in occasione delle domeniche gratis ha riservato l’accesso gratuito al Museo Archeologico Nazionale. I laboratori dedicati ai bambini restano sostanzialmente immutati rispetto all’anno precedente sia per numero che per partecipanti, mentre crescono sensibilmente gli utenti (+ 95%) e le consultazioni (+ 93,53%) della Biblioteca Fototeca Briganti, oltre agli ospiti dell’Ostello (+38,68%). Di rilievo saranno le iniziative dedicate all’enogastronomia”.

Parliamo degli eventi del 2018 che, nonostante l’assenza di grandi mostre come è stata quella dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, hanno segnato il passo e fatto aumentare le visite…

“Tredici mostre temporanee (9 quelle del 2017), tutte prodotte direttamente o in partnership dal complesso museale. Obscure Clartè dell’artista franco-cinese Li Chevalier è rimasta aperta per più di 7 mesi, in virtù dell’alto gradimento del pubblico che ne ha consigliato due proroghe, mentre la mostra che ha registrato la presenza media più elevata è stata Bianco Cretto di Gianni Zagni (circa 600 visitatori medi giornalieri dal 19 luglio all’8 settembre). Nel corso del 2018 tre mostre prodotte dal Santa Maria sono state ospitate da altri musei: Fotografi in Trincea, presso il Museo Storico della Brigata Sassari, in occasione della conclusione delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra; Ten Years and Eighty-seven Days di Luisa Menazzi Moretti al TRA di Treviso; Josef e Anni Albers. Voyage Inside a Blind Experience al Glucksman di Cork (Irlanda) e al Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, co-produttori della mostra assieme ad Atlante Cultura e al Santa Maria”.

Nei primi mesi del 2018 c’è stato un grande ritorno al Santa Maria: il “Tesoro” che ha ripreso il proprio posto originario, nella Sagrestia vecchia. La cospicua presenza a Siena di un patrimonio così importante di reliquie, spesso conservate in veri e propri capolavori di oreficeria, costituisce un vero e proprio patrimonio culturale e spirituale per la città. E poi tante altre iniziative che hanno avvicinato un pubblico giovane e il mondo dei social…

“Sì, ad aprile è stato inaugurato il nuovo allestimento del Tesoro, riportato nella sua sede originale, che ha visto il ritorno dalla Pinacoteca al Santa Maria della Scala anche dell’Arliquiera del Vecchietta, nell’ambito dell’Accordo di Valorizzazione del Sistema Museale cittadino siglato nel 2017 con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. E ancora, ricordiamo la nuova sezione permanente Siena fra le dita, un percorso alla scoperta dei principali monumenti cittadini dedicato ai non vedenti, realizzato in collaborazione con il Rotary Siena Est e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Fra le altre iniziative realizzate vanno inoltre ricordate l’Empty Museum SMS, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Igersitalia, che ha portato a Siena 12 fra i più importanti instragrammer europei e che ha generato, in un solo mese, un flusso di visualizzazioni sui social superiore agli 8 milioni, con 2 milioni di utenti raggiunti; la realizzazione (in collaborazione con il Master in Comunicazione d’impresa dell’Università di Siena) di smsmag.it, il magazine on line dedicato al racconto e alla documentazione delle attività del Santa Maria con filmati, reportage, interviste agli artisti e ai curatori; la realizzazione del sistema e della postazione informatizzata per la customer satisfaction, un’idea nata nel corso di una delle attività dedicate all’alternanza scuola/lavoro (complessivamente sono stati 75 gli studenti che hanno partecipato all’alternanza scuola/lavoro, provenienti da 6 classi di 4 licei).
Iniziate nel 2018 e prossime al completamento sono anche: il nuovo sistema grafico informativo e didattico del Museo Archeologico Nazionale (in accordo con il Polo Museale della Toscana), pronto dalla fine di gennaio; la creazione del “Centro Convegni / Spazio per le espressività urbane” (realizzato in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e attivo dalla fine del prossimo marzo); la riunificazione della Collezione Spannocchi (con la Pinacoteca Nazionale e la Soprintendenza, che si completerà nel corso dell’anno), di cui la mostra, attualmente in corso, Una città ideale. Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena, organizzata in collaborazione con la Pinacoteca Nazionale e Opera/Civita, costituisce un primo esito e una prima significativa tappa”.

Katiuscia Vaselli