Opera Metropolitana del Duomo pronta a reintegrare otto dipendenti. Oggi il cda si è riunito e ha preso in esame la proposta avanzata dalla commissione paritetica sul reintegro degli otto dipendenti distaccati che negli ultimi anni sono stati protagonisti di vicissitudini legali e sindacali proprio per il passaggio che era avvenuto da Opera Metropolitana a Opera Civita, gestore del complesso monumentale del Duomo così come del Santa Maria della Scala e del museo civico. Il cda ha stabilito di riassorbire gli otto dipendenti, ad oggi responsabili delle aperture e quindi dei flussi di pubblico per Opera, quindi i lavoratori saranno destinati agli uffici amministrativi di Opera Metropolitana del Duomo. “Questo ci consente – ha commentato il rettore dell’Opera Metropolitana Gianfranco Indrizzi (nella foto, sotto) di raggiungere una certa pacificazione sociale. Questo passaggio, del tutto burocratico, lo abbiamo voluto per cercare di colmare infatti quel gap che si era creato all’interno dell’azienda, soprattutto in riferimento ai rapporti tra il personale”.
Sostanzialmente, rettore Indrizzi, cosa cambia?Â
“E’ un processo interno all’azienda che sotto il profilo economico sarà molto oneroso per Opera Metropolitana ma abbiamo deciso di privilegiare l’aspetto delle relazioni umane, per riportare un clima di serenità quindi anche per ristabilire buoni rapporti sia a livello sindacale sia con l’appaltatore. E’ stato un passaggio opportuno in questo momento perché affronteremo anche la trattativa del contratto integrativo dei nostri dipendenti, che è fermo da anni. Massima disponibilità , quindi, nei confronti degli otto distaccati, con l’auspicio che possano così avere fine le rivendicazioni che erano state avviate anche sotto il profilo legale. A breve è previsto un ulteriore tavolo tecnico per stabilire le modalità del passaggio definitivo a Opera Metropolitana”.
Opera Civita a questo punto gestirà completamente, quindi, anche il flusso delle presenze e per farlo avrà bisogno di nuovo personale quindi provvederà anche a nuove assunzioni?
“Sì, sicuramente Opera Civita che ora gestirà anche la parte dei flussi dei visitatori dovrà credo sostituire gli otto soggetti in questione con nuovo personale. Segnale ancora positivo, si parla di un’azienda che già dà lavoro oltre 140 dipendenti sul territorio, oltre a tutte le cooperative che lavorano come fornitori di servizi per il gestore. Tutte persone di Siena e provincia quindi tutta economia che gira e ricade sul territorio”.
Quindi, scusi, che significa la sua dichiarazione ‘ l’Opera del Duomo torna senese’ apparsa sulla stampa locale in questi ultimi giorni?
“A dire il vero siamo rimasti sconcertati, non ha significato e non è stata una mia dichiarazione, nessun relazione con i fatti e con quello che sta avvenendo dentro la struttura. Parliamo di una questione interna che già era prevista”.
Questa potrebbe dunque l’ultima operazione di Gianfranco Indrizzi in qualità di rettore dell’Opera Metropolitana: il suo mandato è in scadenza, chi arriverà al suo posto?
“E’ presto per dirlo ma auspico una continuità perché ci sono tanti progetti in corso da portare in fondo, spero e penso che ci siano persone che conoscono la città , l’ente e hanno competenze per guardare al futuro, senza andare a cercare figure esterne, magari ‘pensate dal Governo a Roma’ come si è letto nei giorni scorsi sulla stampa locale. Anche perché le figure del cda sono sette: due nominate direttamente dall’Arcivescovo, cinque dal Prefetto su indicazione dell’Arcivescovo”.
Katiuscia Vaselli