ChiantiBanca e Magistrato delle Contrade rinnovano il patto

In occasione della presentazione del primo volume di “Incontriamoci in società. Storie e racconti sulla seconda casa dei contradaioli” è stato annunciato il rinnovo dell’accordo economico tra Magistrato delle Contrade e ChiantiBanca per il supporto all’editoria contradaiola. Nel libro presentato si parla delle società di Bruco, Drago, Giraffa, Istrice, Lupa e Oca.

Il Magistrato delle Contrade e ChiantiBanca hanno rinnovato l’accordo per il supporto all’attività editoriale dei 17 rioni. L’annuncio è stato fatto ieri nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, dal direttore generale dell’istituto di credito Andrea Bianchi, durante la presentazione del libro «Incontriamoci in società. Storie e racconti sulla seconda casa dei contradaioli», edito da Betti Editore e realizzato proprio grazie alla volontà e al contributo della banca.

Chianti Banca si impegna con un plafond annuale di oltre 50mila euro destinati alle iniziative editoriali di ogni singola contrada e del Magistrato: fino a un massimo di 2500 euro (oltre Iva) saranno, dunque, rimborsati a ognuna delle Contrade che ne faranno richiesta per supportare pubblicazioni editoriali realizzate nel corso del 2016. Lo stesso accordo prevede particolari e agevolate condizioni, relative all’operatività e alla richiesta di finanziamenti e investimenti, a disposizione di tutte le consorelle. Parallelamente, per l’anno 2016, è stato confermato anche un protettorato di 18mila euro, mille euro ciascuno per le 17 consorelle e per il Magistrato, erogato attraverso la Fondazione ChiantiBanca.

«Siamo molto orgogliosi e felici – ha affermato Andrea Bianchi – che ChiantiBanca a Siena cresca e si radichi sempre di più. Oltre al nostro impegno morale, siamo orgogliosi del riconoscimento che raccogliamo come partner della città. Il segno del nostro impegno è anche questo, continuare a sostenere le Contrade, il Magistrato e le loro pubblicazioni».

IMG_2636Il libro presentato ieri è il primo dei tre volumi di «Incontriamoci in Società. Storie e racconti sulla seconda casa dei contradaioli»  che comporranno un progetto editoriale unico nel suo genere, poiché per la prima volta l’attenzione è dedicata esclusivamente e in modo completo alla storia e alla vita delle 17 società di Contrada, realtà pulsanti e protagoniste della Festa, finora lasciate in disparte dalla letteratura tematica. ChiantiBanca, sensibile alle migliori sollecitazioni dei territori in cui opera e da sempre fortemente legata alla città di Siena e alla sua comunità, ha voluto colmare questa lacuna, finanziando il progetto.

«Un progetto editoriale organico – ha sottolineato il rettore del Magistrato delle Contrade, Nicoletta Fabio – che si snoda attraverso i Terzi della nostra città e mette in evidenza le sfaccettature singole e il sentire condiviso che nasce da comuni radici. Sfogliando il libro, al di là delle specificità, sono moltissime le analogie che si notano fra le varie Società, fra i popoli che le hanno fatte nascere ed evolvere: storie parallele, orgogliosamente autonome, indirizzate ai medesimi obiettivi, sociali e culturali».

Il primo volume è dedicato al Terzo di Camollia e racchiude scritti, memorie e scatti fotografici delle consorelle che di quel Terzo fanno parte, Bruco, Drago, Giraffa, Istrice, Lupa e Oca, mentre è già in lavorazione il secondo volume che sarà dedicato al Terzo di Città e che sarà presentato entro la fine dell’anno.

«Regalare alla nostra città delle pubblicazioni in cui ci si racconta – ha aggiunto Claudio Corsi, vice presidente vicario di ChiantiBanca – ha un valore molto significativo, tanto più importante in momenti in cui ci sono disorientamenti nella coesione sociale. C’è una profonda sintonia trasversale fra la nostra banca e le società di Contrada, una matrice comune fondata sulla solidarietà come valore di coesione sociale».

«Ogni società – ha spiegato Antonella Leoncini, coordinatrice editoriale del volume – è una storia a sé stante nel tempo, nel luogo e nelle esperienze. Sono tutte storie da leggere, piccoli romanzi, ognuno con la propria trama e un filo conduttore».