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Fra trippa e tratta

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Dai che si fa? Si va verso Piazza? Come sarebbe a dire “è presto”? Non han fatto nemmeno la batteria di recupero, sicché lo sanno già che cavalli prendono.

Vedrai se non fanno alla svelta. Eh: lo so che non si sa se vogliono fare il lotto in basso o quello con tutti i bomboloni, ma dai retta a me. Lo sanno già chi pigliare. Hai voglia se lo sanno. Sicché, vedrai. Allora, che si fa? Si va in Piazza? Sì, ho capito che ancora non s’è nemmeno finito di mangiare la trippa e l’acciughine, ma voi che siete venuti in Contrada a abbuffarvi o a aspettare la tratta? E allora andiamo in Piazza no? Ma che discorsi sono “si sta due ore a bollire al sole”? Ma che ragionamento è “prima del tocco e mezzo non li danno”? E se si sbrigano che si fa: s’arriva quando ce l’hanno già dato? Io non vi capisco mica, sapete!

Ovvia, allora si fa come pare a voi. Va bene, va bene, ci si rimette a sedere. No, non sto facendo polemica. No, non voglio stressare nessuno. No, no. Non mi avvio, non mi avvio. Mi metto qui buona buona. Non dico nemmen più nulla. Vorrà dire si sentirà alla televisione che cavallo ci hanno dato.

Il caffè? Ora ci mancava anche di perdere dell’altro tempo per i caffè. No, non lo voglio. No, grazie. No, v’ho detto di no. No, non faccio la polemica. E ‘ solo che non vi capisco. Oh, ecco: questo mi mancava. “Si può fare con calma perché, tanto, fra quando hanno fatto la scelta e l’assegnazione c’è la visita ai cavali presi”. Diamine, facciamo con calma, tanto non ci corre dietro mica nessuno. Io, badàte, a volte proprio non vi capisco. Va bene, s’aspetta dell’altro.
Madonna mia santissima, che ansia!

Maura Martellucci