Palio

Il Palio nei secoli – Topolino e Paperino si mettono in montura. Ma poi diventano animalisti

Se cerchiamo l’antesignano del trasferimento del Palio di Siena sulle tavole dei fumetti quello è senza dubbio il numero di “Topolino” in edicola nell’agosto del 1952 anche se la Festa senese, di fatto, in questo numero fa solo una fugace apparizione nella copertina e nella contro copertina, senza che, nel fascicolo, si trovi alcuna storia di specifico riferimento.

La copertina presenta, infatti, un Topolino addobbato in un improbabile costume quattrocentesco che assomiglia più ad un accappatoio da bagno che ad una montura, e il popolare personaggio disneyano mostra e indica una focaccia (verosimilmente un panforte nell’intenzione del disegnatore) con scritto “palio”. Sullo sfondo una silouette nera della Torre del Mangia e un alfiere che sventola un vessillo di fantasia. La controcopertina, a sua volta, mostra due dei tre nipoti di Paperino (saranno Qui e Quo? Quo e Qua? Qua e Qui? Mistero) che, a mo’ di paperi-sandwich inalberano due cartelli: sul primo è scritto “W Liocorno [sic], Torre, Oca, Tartuca, Lupa”; sul secondo “W Giraffa, Chiocciola, Istrice ecc.ecc. ecc.” (effettivamente per riportare anche le nove contrade mancanti ci sarebbero voluti, non solo il terzo nipotino, ma anche Paperino, Paperina, Zio Paperone, Nonna Papera e l’intera famiglia dei palmipedi disneyani).

I riflettori della Disney torneranno ad accendersi sul Palio nel 1983 e nel 1985.

Il primo vero e proprio racconto che vede i personaggi di Walt Disney al Palio, infatti, è quello del 24 aprile 1983 uscito su Topolino n.1430. In quel numero la storia si snoda in una trama che vede Paperino e Zio Paperone protagonisti di una storia ambientata in diverse città della Toscana durante il Medioevo. In pratica un racconto suddiviso in diverse puntate e la 6ª era quella che si snodava tra le vie di Siena nei giorni della Carriera.

A breve esce “Topolino al Palio di Siena” diviso in due episodi e pubblicato sui nn.1549 e 1550 nelle uscite del 4 e dell’11 agosto 1985, le cui strisce sono realizzate da Pierfrancesco Prosperi per le matite di Alberico Motta e le chine di Agnese Fedeli. In questo racconto Topolino e Minni vengono nella nostra città nei “fatidici” quattro giorni ma, come al solito, devono fare i conti con le marachelle criminali di Pietro Gambadilegno, loro storico acerrimo nemico.

Tutto questo prima che questa Festa senese venisse bandita dalle pagine del fumetto della Disney quando “Topolino” abbraccia la causa deli animalisti e si schiera con forza contro qualsiasi manifestazione impieghi gli animali. Palio compreso.

Maura Martellucci

Per approfondimenti da leggere: “Il Palio di Siena. Una festa italiana” di Duccio Balestracci (Laterza, 2019), dal quale sono tratte anche queste notizie
https://www.ilpalio.org/fumetti.htm

marco crimi

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