A dicembre la Contrada Sovrana dell’Istrice e il Comune di Siena hanno raggiunto un accordo per la locazione nei mesi estivi del piano terra del Mercatino di Camollia. Nel periodo dal 15 giugno al 15 ottobre, l’Istrice vi potrà svolgere le proprie attività istituzionali e sociali. Il priore Nicoletta Fabio ci illustra la natura del patto con l’amministrazione comunale, che rientra in una serie di intese tra Comune e contrade per la tutela del territorio.
Che cosa è cambiato con questo nuovo accordo rispetto a prima?
Noi abbiamo avuto in affitto il piano terra del Mercatino per molto tempo, per gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, quando non avevamo i nuovi locali del Circolo Il Leone. Dal 2009, quando siamo andati nella nuova società , abbiamo tenuto in affitto solo i due localini a uso magazzino laterali. Ora riprenderemo a usare tutto il piano terra, ma solo per i quattro mesi estivi. Di fatto con questo accordo noi anticiperemo l’affitto per i prossimi 25 anni, contribuendo, così, alle operazioni di ristrutturazione del Mercatino. Il primo piano, invece, rimarrà totalmente nella disponibilità del Comune.
Per quali attività pensate di usarlo?
Nei quattro mesi estivi ci servirà come appoggio per le attività che si svolgeranno in Piazza Guido Chigi Saracini, tipo la cena della Prova Generale o la Sagra del Braciere. Eventualmente per cose come esposizioni o mostre. Queste ultime sono attività che venivano fatte anche con il precedente accordo. L’idea sarebbe quella, al di là dei quattro mesi estivi, di avviare una collaborazione con il Comune per concordare delle iniziative da proporre alla cittadinanza. La Contrada potrebbe fornire strumentazione o persone che possano aiutare a realizzare queste attività concordate.
Questo accordo con il Comune, come altri stipulati recentemente, responsabilizza la Contrada alla cura del territorio. Non è un ritorno al passato?
La tutela del territorio è una vocazione naturale delle contrade. Da questo punto di vista ci siamo fatti promotori di altri tipi di interventi, in primis su Porta Camollia. Più volte, anche in per iscritto, abbiamo denunciato lo stato di degrado in cui si trova. Sono quasi dieci anni che, grazie a un istriciaiolo architetto, abbiamo proposto un progetto di restauro della Porta. Anche questa può essere una via di collaborazione con il Comune: le contrade possono fornire a titolo gratuito, tramite le proprie risorse interne, le competenze per realizzare certi interventi. Attualmente stiamo cercando di ricollocare, dal Museo Civico dove si trova, una statua di Biagio di Monluc nella via che porta il suo nome. Il punto potrebbe essere quello dei giardini di fronte alla scuola Pascoli, dove si allenano a girare la bandiera e a suonare il tamburo i nostri ragazzi. Inoltre abbiamo già preso i contatti con il Comune e la Soprintendenza per la risistemazione del tabernacolo in vicolo dello Sportello.
Visto che stiamo parlando di territorio: quali sono i rapporti tra l’Istrice e i residenti non contradaioli?
Alcuni di loro ci hanno sollecitato proprio affinché la Contrada si faccia promotrice dei problemi della zona. Chiaramente se queste richieste vengono da non contradaioli la nostra attenzione verso di esse è la stessa che avremmo se fossero promosse dagli istriciaioli. Proprio in questa ottica si è costituita di recente la Kamullia Onlus, a cui possono partecipare anche i non appartenenti alla nostra contrada che vogliano tutelare il territorio.
Emilio Mariotti