Le pagelle del Palio di Provenzano, vinto dalla Selva con Giovanni Atzeni detto Tittia al suo decimo trionfo in Piazza del Campo (il quinto consecutivo, mai nessun fantino nella storia del Palio era riuscito a farlo) e Violenta da Clodia (alla seconda vittoria di fila).
GIOVANNI ATZENI: VOTO 10
In pagella si merita un dieci, come le sue vittorie in Piazza. Ha raggiunto un record storico, quello delle cinque vittorie di fila in Piazza del Campo. Ha gestito i quattro giorni in maniera ottimale, non avvertendo la pressione data dal sapere di essere nettamente il favorito. Determinato, lucido, attento. Qualche anno fa dicevano che gli mancava carattere, e invece anche ieri ha dominato la mossa, riuscendo poi a partire in testa. Con Violenta non ha sbagliato una traiettoria e il motore della cavalla gli ha consentito di tenere a debita distanza tutte le altre contrade. Dominante.
GIUSEPPE ZEDDE: VOTO 8
Si è ritrovato in una situazione non semplice tra i canapi, accanto alla rivale Onda e con la Selva che cercava di prendere spazio. Gingillo ha lottato, non si è arreso e alla fine ha preso il tempo della mossa. Zio Frac stava ancora meglio dell’anno scorso e lo si è visto. L’accoppiata della Torre non ha sbagliato una traiettoria e ha cercato fino alla fine di insidiare la Selva. Zedde conferma che quando ha un cavallo da Palio può fare la sua corsa. È in forma, e ora pensa ad agosto.
FEDERICO GUGLIELMI: VOTO 6
Ha un buono spunto alla mossa e infatti con l’esordiente Abbasantesa è terzo al primo San Martino pur avendo il nono posto al canape. Ma al Casato si ritrova intruppato e cade. Da rivedere, quindi. Era il suo secondo Palio e in entrambi i casi ha fatto vedere una buona partenza senza tuttavia riuscire a concludere i tre giri.
CARLO SANNA: VOTO 6–
Tra i canapi doveva dare un occhio alla rivale, e lo ha fatto. Non è riuscito tuttavia a fare un Palio di testa come qualcuno immaginava. È tra i primi a fiancare ma Viso d’Angelo ha confermato le sue difficoltà tra i canapi e il primo San Martino. È rimasto comunque a contatto delle prime due, che ieri avevano più motore; poi al secondo San Martino il cavallo è scivolato con le gambe posteriori ed è arrivata la caduta. Brigante cade quando la rivale Torre è seconda, tuttavia Zio Frac ha fatto vedere che ieri andava più di Viso d’Angelo.
ANDREA COGHE: VOTO 6–
Fianca tra i primi, eppure il cavallo esordiente Ungaros viene via via risucchiato nel gruppone. È quinto al primo Casato, ma da quel momento in avanti le accoppiate di testa volano via.
JONATAN BARTOLETTI: VOTO 6–
Cosa dire? Anche questa volta ha un cavallo con il quale sulla carta potrebbe fare il Palio, ma la sorte lo spedisce di rincorsa. Aspetta il momento giusto per partire, guarda la rivale tra i canapi e alla fine sembra trovare anche l’attimo propizio. Anda e Bola era un soggetto esordiente, Scompiglio lo ha testato nella prove a disposizione per valutarne scatto e motore. Il barbero ha potenza e stava guadagnando un po’ di terreno rispetto a chi lo precedeva. Poi però lo scivolone di Anda e Bola al primo Casato fa terminare la sua Carriera.
SEBASTIANO MURTAS: VOTO 6–
Una per Tutti è ferma al canape, non ha problemi e non si muove di un millimetro. Probabilmente non è colpa del fantino ma il passo della cavalla nel primo giro non è dei migliori e perde rapidamente terreno. Tra i compiti prioritari c’è quello di guardare la rivale, Tartuca e Chiocciola si scambiano anche nerbate nel primo giro.
FEDERICO ARRI: VOTO 5
Troppo lento Reo Confesso a mettersi in moto alla partenza, nonostante che il cavallo fosse rimasto fermo e indisturbato per tutto il tempo della mossa. Ares è largo al primo San Martino e viene schiacciato sui materassi. Lì finisce il suo Palio.
ELIAS MANNUCCI: VOTO 5
Astoriux ha molto meno motore degli altri, il posto alto al canape ovviamente non lo aiuta. Si stacca subito e rimane immediatamente lontano dai primi.
STEFANO PIRAS: VOTO 4,5
C’erano aspettative sull’esordiente Veranu, e invece il cavallo è assolutamente imballato nel primo giro. Bruttissima partenza, praticamente rimane fuori dalla corsa.