L’attesa: domenica 28 maggio, alle 19, l’estrazione delle contrade che prenderanno parte alla carriera di Provenzano.
Siamo finalmente arrivati all’ultima domenica di maggio, data che segna l’apertura della stagione paliesca e la nascita del consueto fermento che anima il lungo mese di attesa. Domani, domenica 28 maggio alle 19, le chiarine squilleranno dalle trifore di Palazzo Pubblico e sapremo quali saranno le quattro contrade che si uniranno a Pantera, Onda, Leocorno, Torre, Civetta e Selva per il Palio del 2 luglio. Un’estrazione inconsueta, poichè vede l’affaccio di ben quattro bandiere a causa della squalifica del Valdimontone che tornerà sul tufo ad agosto dopo aver scontato i due Palii di stop imposti dalla giustizia paliesca. I popoli ad attendere il bacio della sorte saranno quindi Aquila, Bruco, Chiocciola, Drago, Giraffa, Istrice, Lupa, Nicchio, Oca e Tartuca e volendo ripercorrere le trame della sorte, appunto, vediamo che la contrada ad essere stata estratta più volte in sostituzione di una squalificata è il Bruco con 8 estrazioni, seguito dalla Tartuca con 5 estrazioni e la Giraffa con 4. A seguire Istrice, Oca, Aquila, Lupa e Nicchio con 3 estrazioni e Drago e Chiocciola con 2.
Come avviene l’estrazione?
Perché forse non tutti sanno che… Il meccanismo d’estrazione è disciplinato dal regolamento del Palio. I nomi delle 17 contrade vengono posti in un’urna ed è il sindaco ad estrarre le tre (o più, in caso di contrade squalificate) che, tramite il loro capitano, procederanno con l’estrazione di quelle che andranno a completare il lotto delle 10 al canape. Vengono poi inseriti i nomi delle 10 contrade in attesa di sorteggio in una seconda urna, il primo capitano procederà con l’estrazione della prima contrada che prenderà parte al Palio di riferimento, unendosi alle contrade che già corrono di diritto. Starà poi al secondo e così via. Raggiunto il numero delle dieci che prenderanno parte alla carriera, sarà il sindaco a completare l’estrazione delle contrade rimaste e queste prenderanno parte di diritto al corrispondente Palio dell’anno successivo.
Arianna Falchi