Palio

Palio di luglio, sindaco e capitani bocciano Ambrosione: la prima mossa era quella valida

La mossa non era buona, mentre la prima invalidata sì: questo è il messaggio che ha lanciato la maggior parte dei capitani delle dieci contrade del Palio di luglio a Bartolo Ambrosione, l’esperto e storico mossiere della nostra festa che gli stessi capitani hanno scelto assieme all’amministrazione comunale (foto in copertina). L’errore, riconosciuto anche da Ambrosione stesso, non ha però placato le acque e molte contrade non hanno nascosto le proprie idee, tra cui la Pantera che nella prima mossa invalidata era riuscita a partire.

“Abbiamo assistito ad una mossa che non ha motivo di esistere – commenta il capitano della Pantera Franco Ghelardi -. Mi dispiace molto, perché ho sempre avuto una grande fiducia nei confronti di Ambrosione, ma questa volta ha sbagliato perché la rincorsa non c’era. Anche sui cavalli si sapeva che gli esperti sarebbero stati avvantaggiati in un lotto così, poi noi forse potevamo fare meglio il primo San Martino. Dunque, ci saranno da fare molte riflessioni”.

  (Immagine della mossa data valida)

Dell0 stesso avviso anche i capitani del Valdimontone e del Nicchio, le due rivali che si trovavano accanto al canape.

“Partendo dal presupposto che noi il Palio lo abbiamo perso il 2 luglio – spiega Aldo Nerozzi, capitano del Valdimonte -, credo che la mossa non fosse buona, poiché si vede benissimo che la rincorsa è ancora ad un metro e mezzo di distanza dal verrocchino”.

“Purtroppo nella mossa data valida ho guardato solo il Nicchio – commenta il capitano della contrada dei Pispini Marco Bruni -, poi ho visto che la Lupa doveva ancora entrare e di conseguenza Turbine è partito più tardi. La prima mossa, che mi sembrava buona, infatti, ha visto un Nicchio partire avanti, poiché il nostro fantino è uno che sa partire bene”.

Chi ha forse patito di più la mossa di Ambrosione, è stata proprio la rincorsa, che essendo ancor più indietro del dovuto, è di fatto stata esclusa dalla corsa.

“Per noi la corsa è terminata alla mossa – spiega il capitano della Lupa Giulio Bruni -, in più il nostro cavallo non era semplice da gestire. Non posso nemmeno dare un giudizio finale al Palio della Lupa, perché siamo stati esclusi da subito”.

Questi sono solo alcuni dei commenti di una parte di capitani, ma anche il sindaco di Siena Nicoletta Fabio non si è esentato dal commentare il lavoro del mossiere.

“Credo che ci siano alcuni aspetti da rivedere – commenta il sindaco -. Non ho visto delle mosse che hanno rispettato le aspettative dei senesi e questo credo che sarà oggetto di discussione con i capitani, già a partire da domenica quando si farà l’estrazione e sarà completato il lotto delle contrade di agosto”.

Pietro Federici

 

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