Ha dato una mossa velocissima che in pochi possono criticargli. Andrea Mari sta recuperando dalla botta subita ieri nella caduta, ma con la testa è già al Palio d’Agosto: “Ho chiamato in Civetta – dice il Mari – e ho detto ormai è Palio d’agosto!”.
Alla mossa l’unico a restare al canape è stato Luigi Bruschelli: “Non è stato sicuramente voluto il fatto di lasciare Gigi al canape – spiega Andrea – Ho semplicemente pensato a me ed alla Civetta. Avevo in testa esattamente tutto ciò che avrei voluto fare in corsa, i cavalli strizzavano verso il basso lasciandomi il varco per entrare. Sarebbe stato stupido aspettare. Ho studiato con lo staff Palio la traiettoria e quella ho preso. Non si deve mica per forza aspettare sempre un’ora per partire. Certo – prosegue Brio – mi spiace che la Pantera sia stata sacrificata ma in quel momento pensavo seriamente a ciò che dovevo fare io”.
Ci descrivi la tua corsa?
“Ho dato la mossa in modo tale da permettermi di trovare un varco interno. Sono stato sfortunato perchè se il Montone avesse girato a San Martino un attimo prima e non ci avessi impattato potevo benissimo trovarmi terzo dopo San Martino. Cosa non semplice quando parti di rincorsa e ormai nel Palio si gioca quasi tutto al primo San Martino. La fortuna non mi ha decisamente baciato, ma sono ancora più motivato per agosto”.
Grande vittoria di Giovanni Atzeni concordi?
“Sì, Giovanni è un bravo fantino che ha passato un periodo no ma si è saputo alzare subito. Siamo un gruppo di professionisti che quando hanno l’occasione per centrare la vittoria la sanno cogliere al volo”.
Elena Casi